Il suono di Black Sheep, del musicista e cantautore (di Liverpool) Julian Cope, si distacca- enormemente- dai suoi primi lavori da solista. Il nuovo, se cosė possiamo scrivere, Julian č un concentrato -diversificato- di un rock acido ed estremamente sperimentale. Non č facile ascoltare queste composizioni, cosė strambe e disarticolate. Si rimane, per certi versi, affascinati e sbalorditi da queste scostanti note conturbanti. Black Sheep č un lavoro lungo -molto ruvido- ed ostico. Canzoni difficili da digerire ad un primo sentire. Ci vogliono ripetuti apprendimenti per assaporare queste sapienti prelibatezze rock. Non tutto č perduto...Claudio Baroni
Julian Cope
Il suono di Black Sheep, del musicista e cantautore (di Liverpool) Julian Cope, si distacca- enormemente- dai suoi primi lavori da solista. Il nuovo, se cosė possiamo scrivere, Julian č un concentrato -diversificato- di un rock acido ed estremamente sperimentale. Non č facile ascoltare queste composizioni, cosė strambe e disarticolate. Si rimane, per certi versi, affascinati e sbalorditi da queste scostanti note conturbanti. Black Sheep č un lavoro lungo -molto ruvido- ed ostico. Canzoni difficili da digerire ad un primo sentire. Ci vogliono ripetuti apprendimenti per assaporare queste sapienti prelibatezze rock. Non tutto č perduto...Claudio Baroni