Bellezza e squallore

Schiavi delle parole.


Se in questo momento scattassimo una foto, o meglio ancora, una schermografia del nostro Paese, che cosa apparirebbe?A mio parere, un qualcosa di indecifrabile, di confuso; un mollusco senza scheletro, senza, spina dorsale e, per estensione lessicale, senza nerbo, senza orgoglio, senza reattività, senz'anima.Questa è oggi la nostra Patria e, non mi scuso affatto, con tutti coloro i quali ripudiano e si vergognano di questa parola: una parola dilaniata, sbranata da ignoranti e ipocriti.L'Italia che non esiste più, che hanno voluto non esistesse più; l'Italia serva e zimbello di tutti, e gli italiani, noi italiani zitti, a subire e spesso e, forse, pure volentieri, ad assecondare questo processo.Si ho scritto “volentieri” perché noi italiani ci sentiamo perennemente in colpa di essere italiani, ce ne vergogniamo e, supinamente, accettiamo ogni tipo di punizione, la desideriamo, perché siamo convinti di aver commesso ogni tipo di atrocità e, dover pagare per queste lo riteniamo equo e naturale.Pensate che io esageri, che usi parole forti atte a presentare una realtà immaginaria?Ebbene, allora userò davvero due parole per dimostrarvi il contrario.Come vi sentite se io definisco voi, italiani della foto, “fascisti” e “razzisti”?Non bene vero?Non vi sentite dentro la paura del colpevole, non vi sentite sudare freddo senza trovare parole con un senso per ribattere a parole senza senso, non rimanete in attesa della pena che dovete scontare?Non ha alcuna importanza chi sia a scagliarvele contro, le accettate da tutti, accettate tutto da tutti, non vi chiedete se chi le pronuncia ha titolo per pronunciarle.Esagero ancora?Bene, allora provate a salire sul treno dimenticando di timbrare il biglietto, sedetevi, se trovate un posto, tra persone, non italiane, persone alle quali neppure passa per la mente di acquistare il titolo di viaggio.Provate a spiegare al controllore che vi sta multando che, la vostra è un'innocente dimenticanza, e che parrebbe più grave non avere il biglietto, cosa riscontrabile nelle altre persone che assistono e che vi danno del razzista se esprimete questo semplice concetto.Oppure provate a rincorrere un esportatore di portafogli, se riuscite a bloccarlo per importare ciò che vi ha esportato, griderà a squarciagola di esser vittima di un pestaggio a causa di odio razziale ed in stile fascista.La cosa paradossale è che passerete agli onori della cronaca per questo, ed il vostro nome di aguzzino comparirà sotto il titolone di prima pagina, nonché su una bella denuncia per maltrattamenti che il solerte avvocato della controparte non mancherà di depositare in questura.Se ad un incontro di calcio di ragazzini, dei genitori scatenano una rissa, la stampa, non sottolinea che di cretini si tratta ma rimarca lo stampo razzista del fatto..... perchè?Pone l'accento su questo per far notare che ci sono dei buoni e dei cattivi a prescindere?Lo fa per certificare che deve esistere un salvacondotto e, a questo punto, un salva condotta illimitato che emenda ogni pecca ed ogni peccato?Siete una coppia giovane e italiana da generazioni, forse i vostri avi hanno pure data la vita per questa Patria, e fate una domanda per una casa popolare o un'agevolazione qualsiasi per ottenerla.Vi vedete scavalcati in graduatoria da coppie, o singoli non italiani o in Italia manco da un mese; per carità, non andate a farlo notare a nessuno perché sarete immediatamente bollati con quelle due magiche paroline che, oltre a tapparvi la bocca per sempre vi esporranno al pubblico ludibrio.Per la stessa motivazione, non chiedete nulla, né un posto per il vostro bambino in un asilo, non un sussidio quando andrà a scuola, non un bonus sanitario, non chiedete nulla se siete italiani, perché questo è il presupposto per non ottenere nulla.Non fate neppure il presepio quest'anno, dite alla maestra dei vostri bambini di non fare le letterine di Natale perché vi sentireste colpevoli di oltraggio verso chi, tali letterine, vorrebbe fossero prodotte in rotoli di cento piani di morbidezza.Vergognatevi e basta, come io mi dovrei vergognare per dire queste semplici verità, e voi sapete che è la verità ma, nonostante ciò, vi accoderete al coro di chi mi urlerà contro: “Fascista e razzista”!!No, per la cronaca e la verità, invece, io non posso essere fascista perché è l'anagrafe che lo dice, non c'ero al tempo e, vista la mia indole poco incline al conformismo, sarebbe stato difficile che lo fossi qualora ci fossi stato.Quanto al razzismo io sono, come voi lo siete, una vittima.Siamo noi italiani, vittime del razzismo al contrario, vedo e vivo il razzismo contro la nostra Patria, contro il nostro popolo, contro la nostra storia e le nostre radici, contro la nostra cultura e le nostre tradizioni.Sento dire, sempre più spesso: “Mi vergogno di essere italiano”!Riflettete un attimo su questo concetto, ci fanno vergognare delle nostra Patria (non so se avete notato che ripeto continuamente il sacro vocabolo), ci costringono a dichiararci apolidi, per pudore e per vigliaccheria.Noi siamo cittadini italiani, altro che cittadini del mondo!Esser cittadino del mondo non significa nulla, al limite, possiamo essere appartenenti al pianeta in qualità di esseri umani, ma cittadini lo si è solo del proprio Paese.Invece di costringere noi a vergognarci di essere italiani, dovrebbe vergognarsi chi alimenta questa vergogna, coloro i quali ci hanno fatto dimenticare i valori autentici per sostituirli con quelli dell'infamia.Sono orgoglioso di essere italiano, lo sono molto meno di chi si autoproclama mio rappresentante, non lo sono affatto di questi politici; o ignoranti o in malafede, nella quasi totalità ambedue le cose, non sono orgoglioso di questo regime falsamente democratico o, nei fatti, realmente dittatoriale.Sono orgoglioso della mia lingua, pura, chiara, fatta per capirci e interagire.Il solo fatto di imporcene un'altra, senza averci mai fatto scegliere, in ossequio alla globalizzazione e alla modernità è l'estremizzazione di un provincialismo e della piccolezza intellettuale di chi così pensa.A proposito di questo, vi invito ad una riflessione: Perché ci tengono così tanto a sostituire il nostro vocabolario con quello inglese?A cosa vi serve la lingua?Oltre che ad altre funzioni, piacevoli o meno, normalmente serve per parlare, per esprimerci, per scambiarci opinioni.Cosa significa allora privarci della lingua?Farci tacere, non farci esprimere, non farci neppure protestare, zitti senza lingua, senza Patria, senza orgoglio, senza radici, senza identità, senza nulla.Zitti, ad improvvisare anglismi su “feisbuc”, a parlare di “intelligens”, accecati e assordati dal buonismo imperante per vergogna e per colpa, piegati di quei gradi che ci degradano e dovrebbero offenderci se, solo avessimo ancora un minimo di orgoglio vitale per avvertire l'offesa.Tranquilli, state tranquilli voi italiani da sempre, non correte alcun rischio di attentati e di attacchi intimidatori; non occorrono, non avrebbe alcun senso far la voce grossa con un Paese che si zittiscesoltanto pronunciando le due magiche paroline: “Fascista e razzista”.Per tutti siamo un Paese di “coglioni”, senza “coglioni” governato da dei “coglioni”, lo sanno tutti, lo sappiamo anche noi se ci pensiamo.Ma quando cominceremo a pensare?