Bellezza e squallore

I bambini nascono per essere felici.


 Per caso, questa mattina, in televisione, ho ascoltata questa frase: “ I bambini nascono per essere felici”; chi l'ha riportata, ha anche detto il nome dell'autore ma mi è sfuggito.Così ho provveduto a fare una ricerca in rete e ho scoperto che è il titolo di un libro per bambini che ha quale argomento – cito - :“L'idea è quella di portare a conoscenza dei piccoli il contenuto della "Convenzione sui Diritti dell'Infanzia" utilizzando lo strumento della filastrocca e del gioco del puzzle delle carte in tavola”. Non entro nel merito perché non conosco tale pubblicazione, mi limito alla frase in questione.E' una di quelle espressioni che hanno “presa”, parole che fanno dire all'ascoltatore semplicista, amante della retorica e della facile omologazione: Ma che bel pensiero!, Che umanità!”Un bel pensiero questo?Ma avete provato a pensare un simil pensiero?Se si, non vi accorgete di quanto sia un non pensiero?Ripeto, non so di cosa tratti il libro e, mi auguro, che in quelle pagine si vada oltre e si spieghi anche la parte successiva, quella mancante ma che, a mio parere, è l'essenza del pensiero stesso, ma se così non fosse, ci troveremmo di fronte ad un titolo, veramente, poco edificante.Vi pare bello, infatti, pensare che, i bambini nascano per essere felici e non si faccia alcun riferimento al periodo della vita nel quale bambini non si è più?Ricapitolando, possiamo dedurre da quella frase che, finché si è piccoli abbiamo diritto alla felicità, lo stesso trattamento non ci è riservato quando si diventa adulti.Ed infatti, questo è il “non pensiero”; la visione della vita in funzione di tutto ma non in funzione della felicità.L'essere umano è nato per essere felice, questa è la missione della vita, l'unico motivo per il quale siamo stati messi al mondo, la sola cosa che si deve ricercare ed inseguire.E' un diritto, anzi un dovere essere felici, ma sempre, per l'intero corso della vita, non per un breve periodo nel quale, la felicità non si capisce neppure cosa sia, visto che non la si vive come effimera ma come scontata.Invece la felicità scontata non è, proprio perché nessuno ci dice che è imprescindibile, e tutti pensano che sia cosa da mettere nelle mani del destino.Arriviamo sempre al medesimo punto: Non sappiamo cosa sia la vita, ed in ragione di questo, manco sappiamo viverla.Se non vi hanno mai detto nulla della chimica, potete scrivere delle formule sensate con quei segni che sembrano dei geroglifici?E' impossibile, come è impossibile, saper vivere la vita se non si comprende il suo vero significato.Diffidate, dunque, delle frasi ad effetto, quelle banali, scontatissime, noiose, quelle che per troppa facilità, e per la pigrizia di esercitare un pensiero proprio, vedete incollate su profili e blog o trovate scritte sulla carta dei cioccolatini.Non faranno colpo le vostre frasi, a differenza di quelle che riportano sotto un bel nome e cognome noto, ma chissenefrega della notorietà, meglio esprimere un pensiero personale piuttosto che, per pigrizia, fare proprio un pensiero altrui.