Bellezza e squallore

Auguri.


Non amo le frasi di rito, non mi piace la retorica del festeggiamento e la sequela di parole che si usano per abitudine, per consuetudine o per mancanza di fantasia e che, inevitabilmente, sfociano nella banalità.Capisco che di una persona ci si ricordi soprattutto nell'occasione di una festività o di una data alla quale essa è legata, ed è questo il momento del quale si approfitta per testimoniare il nostro pensiero per lei ma, se si fa con questo intento lo si dovrebbe fare anche con un po' di intimità.Quando tocca a me cerco sempre di dire una parola diversa perché ogni persona è diversa, ed ognuna di esse necessità della propria unicità.Ragione per la quale, oggi, non ti dirò semplicemente "auguri".E' mio desiderio, invece, augurarti qualcosa di specifico, qualcosa di personale e non un augurio generico che è fatto di fretta e di poco impegno.Ti auguro cento giorni così ma solo se sono così, mentre ti auguro un solo secondo o anche di meno, potendo, se soltanto dovesse esser un giorno che ha qualcosa di meno di oggi.Tradotto dalla mia complessità, ti auguro di vivere per quanto il destino ti concede solo se il vivere ha un senso; qualora lo perdesse nella non vita, ti auguro di fuggirla un giorno prima che essa ti raggiunga.Questo è l'augurio migliore che si possa fare a qualcuno e, a maggior ragione, lo faccio a te perché so che hai ottime motivazioni per non temere lo spegnersi della luce.Voglio augurarti di vedere quando la ruota della vita girerà, quando il tempo darà la collocazione appropriata a tutto ciò che oggi pare fuori posto, perché tutto arriva nella vita, ciò che manca è proprio il tempo a disposizione per esserne testimoni.Voglio augurarti di dimenticare chi hai fatto andar via, chi ti ha fatto andar via, chi via, invece, è stato portato, senza aver nessun desiderio di andare, e chi è andato pochi momenti dopo esser arrivato, solo perché aveva il compito di, fuggevolmente, incrociarti nell'attimo.Si, vorrei che dimenticassi come se mai nulla fosse avvenuto, come se mai qualcuno avessi incontrato, esattamente nel modo in cui sostieni che se una cosa non la ricordi è come se mai fosse avvenuta.E voglio ringraziarti, per rimanere sul tema dell'imbattersi in qualcuno, perché hai data la risposta all'eterna domanda: "E' meglio incontrare una persona pur sapendo di perderla un giorno o, è meglio non incontrala mai per non sopportare il dolore di una perdita?"La risposta è semplice, tanto semplice da non vederla prima... dipende dalla sensibilità di cui ognuno dispone.E tu a questo sei arrivato perché era troppo difficile non arrivarci.Voglio anche augurarti di continuar ad esser sempre un passo avanti, non perché migliore di chi sta un passo indietro ma per non esser inglobato dalla massa alle tue spalle; anche se, in tal modo, potrebbe sussistere il pericolo di soffrire di solitudine ma sarebbe molto peggio soffrire di "moltitudine".Tu sei una persona non so se fortunata o oggetto di casuali capovolgimenti di situazioni dovuti ad una logica incomprensibile che ti ha permesso di uscire da condizioni che definire disperate rende appena l'idea, è pertanto mio desiderio augurarti di non trovarti ancora in simili frangenti, tanto da non dover sfidare nuovamente una sorte che potrebbe esser, stavolta, meno accondiscendente.E vorrei con tutto il cuore che la sorte fosse benigna con gli altri tramite te, permettendoti di vivere quel tuo sogno sognato per dar modo ad altre persone, anche se di non veder appagato pienamente il proprio, se non altro, di avere un'esistenza con qualche incubo in meno.Non voglio allungare troppo questa mia lista augurale e la chiudo con la speranza che ciò che ti ho augurato sia un presagio che qualcuno, chissà dove, possa far avverare.Ti ho fatti gli auguri quest'anno e prendila come un'occasione unica, non solo perché rifarli ogni anno diventerebbe cosa banale e neppure perché il futuro non esiste ma perché, mai come in questo caso ci vuole la contemporaneità temporale, io non potrei mai scriver nulla in tua memoria, come tu mai potresti leggere una mia riga dopo la mia dipartita.