Bellezza e squallore

Và di moda.


Il termine moda deriva dal latino modus, i, che significa maniera, norma, regola, tempo, melodia, ritmo.Usanza che si impone a livello di comportamento, stile di vita e simili, fenomeno collettivo capace di produrre un'uniformità nel comportamento di un gruppo più o meno vasto di individui, in un determinato arco di tempo.Questo è tutto ciò che son riuscito a trovare in giro circa questo vocabolo.               Non è molto, non è esauriente, sà di descrizione di un termine astratto, una parola che racchiude in modo confusionale il tutto e il niente.La moda è il: "Perchè lo fanno tutti" è ciò che si segue senza un pensiero razionale, senza un coinvolgimento personale e una decisione propria e meditata.E' per me il miglior motivo per fare l'esatto contrario, proprio perchè lo fanno già tutti non sento il bisogno di farlo pure io, è un'imposizione mentale esterna che rifiuto proprio perchè derivante da una scelta personale altrui.Son del parere che ognuno possa far ciò che vuole, se tale azione non lede la libertà degli altri, ma ritengo assurdo seguirlo pedissequamente senza un motivo valido, senza che tale comportamento possa esser conforme al mio o al nostro essere.Quando ci fanno un complimento, quando qualcuno vuole darci la misura della sua stima ci dice: "Sei unico", qualora ci dicesse: "Sei come tutti gli altri", la frase assumerebbe un valore negativo, e allora perchè voler a tutti i costi essere uniformati?Perchè non vivere la nostra unicità con l'orgoglio dei nostri pregi e la capacità di assolversi per i nostri difetti, accettarsi serenamente per ciò che siamo senza scimmiottare chi si pone diversamente.Perchè mai voler esser uno dei tanti, collocato a forza in un branco informe di entità senza un'anima propria, senza una caratterizzazione personale che ci possa distinguere in quella massa?Forse solo per non essere soli?                   Per non essere esclusi da un qualcosa che magari neppure esiste?    Per esser più forti per la stessa forza intrinseca del numero?Ma come non capire che senza il nostro essere, il nostro io, il nostro carattere o la nostra natura vera non siamo nulla, in mezzo a una moltitudine certo, ma soli lo stesso e forse ancora di più che in una solitudine dignitosa e qualificante.Far le cose che fanno tutti, un tatuaggio senza neppure conoscerne il simbolismo, indossare delle braghe che si perdono giù per il culo, che non permettono neppure di camminare e sottopongono ad un supplizio immane, bere e magari poi drogarsi perchè  se non lo fai sei un emarginato.Son cose intelligenti?    Danno una dimensione migliore di noi?Ci fanno risaltare?    Ci fanno stare meglio?Tutte balle, tutto l'opposto, si è notati se si fanno cose che altri non fanno o non hanno il coraggio di fare, forse è più difficile, forse anchepiù facile, certamente è più bello e più gratificante.