Canzoni x te

Ci penserò domani - Pooh e Mario Biondi


  Lei entrò, sulle scale qualcuno guardo i suoi strani vestiti appoggiò le spalle alla porta dicendo: con lui ci siamo lasciati osservai due occhi segnati e il viso bagnato dalla pioggia non so, mi disse, non so come uscirne fuori, non lo so. La guardai, ed ebbi un momento di pena, perché sembrava smarrita, io vorrei mi disse, vorrei che non fosse cosí, ma è proprio finita disse poi ritrovando un sorriso a stento: comunque l'ho voluta lo sai, le strade per farmi del male non le sbaglio mai. Poi mi raccontò la storia che io sapevo già dall'ultima volta si sentiva che era più sola, più cattiva. Si calmò, guardandosi intorno e parlammo di me, bevendo più volte si sdraiò in mezzo ai cuscini e mi disse Con te ero io la più forte disse poi inseguendo un pensiero: è vero, con te io stavo bene e se io fossi una donna che torna è qui che tornerei. Poi cenammo qui, le chiesi: domani cosa fai la pioggia batteva sui balconi rispose: ci penserò domani! Mi svegliai la mattina e sentii la sua voce di là parlava in inglese la guardai: aveva il telefono in mano e il caffè e non mi sorprese accettai il breve sorriso e il viso di una che non resta. Se puoi, mi disse, se puoi, non cambiare mai da come sei! Poi se ne andò via nel modo che io sapevo già, passava un tassi, lo prese al volo abbi cura di te, pensai da solo.   
     Lei il domani  & io il passato  Sei il silenzio che mi uccide e mi salva luce e buio provocazione, illusione, emozione.Sei la voglia di distruggere per poi rifareveleno e miele nella mentesasso allo stomaco e aguzzino che mi liberasei voglia di amare, inquietudine e paradiso.Io sono  oceano per raccogliere le tue preghierepozzo dove ti immergi per scomparirecenere di un camino, legna che ti scaldacarezza per ogni tua amarezza.Sono il tuo messaggio celebrale, fedeltà e devozione per la vitamarchio impresso a fuoco sul tuo cuore, mano per asciugare le tue lacrime.Sono colui che ti lascia andare e poi tornareil bene nel tuo male, perchè ovunque tu vadaso che torni sempre indietro per cercarmi ancora.Sono il tuo chiodo fisso quello che non riesci  a scacciareil lenzuolo che avvolge le tue pene, il portone sempre aperto a cui bussare.Vieni, ti siedi sul divano, accavalli le gambeconfessi i tuo amori gettati nel burrone,Dopo esserti liberata di ogni doloreprendi il telefono chiami come sempre il taxyti volti e chiudendo la porta mi dici'' Ci penserò domani''Fabio