MUSICA E' VITA!

ROBBIE E' SEMPRE ROBBIE


I n t e n s i v e   C a r eDoveva essere il flop di Robbie Williams in quanto non prodotto dallo storico Guy Chambers ma da Stephen Duffy, in realtà nella prima settimana è arrivato a vendere 9 copie al secondo e a mio parere è il suo album più bello, data la mescolanza degli stili e delle sonorità.Se Tripping aveva fatto pensare ad una produzione reggae, l'idea viene sfatata appena introdotto il CD nel lettore: parte Ghosts, una sorta di inno alla gioia che ricorda un po' gli U2 e i Queen dei tempi migliori.Passando dalla ballata Make me pure che sembra un po' la sua 'Better man' di qualche anno fa, a Spread your wings che parte parlata (la sua voce è profonda e calda) e poi si apre in un pop easy listening, arriva quella che per me è la seconda "Angels" della sua carriera: Advertising Space, che lui stesso ha definito la sua personale "Candle in the wind" dedicata a Elvis.Alla delicata Please don't die segue la spregiudicata e rock Your gay friend, nella quale Robbie si cala nei panni dell'amante di un uomo sposato.Sin sin sin (attuale singolo) è uno dei pezzi più forti dell'album: parte con batteria e tastiera anni '80, sembra quasi di sentire i Depeche Mode o i Pet Shop Boys ma Robbie è Robbie...La spensierata Random acts of kindness apre il varco alla bellissima The trouble with me dove chitarra, tastiere e cori sono legati in perfetta armonia e la linea melodica è accattivante.Per chi ancora non si era stupito, ecco la penultima track A place to crash: un rock alla Johnny Cash e Rolling Stones, ed è impossibile non scatenarsi all'ascolto.Chiude il tutto la intima King of Bloke and Bird, dal testo molto poetico: apprezzatela in cuffia o da soli in camera.Non resta che aspettare il suo imminente concerto a Milano e il suo prossimo album, che a quanto pare sarà in chiave DANCE!