IlNostroCantoLibero

Da Poggio Bustone a New Orlans...


 
Hey  Mia cara musiclive4Come va? Stupendamente, mio Caro DixieGuitarCowboy Un nuovo anno è cominciato...ma Tu ...dove eri finito? È da un po' che non ti si vede !Si lo so, sono un po' zingaro... un po' argonauta..."Da te sia l'inizio, Febo, a che io ricordi le gesta degli eroi antichi che attraverso le bocche del Ponto e le rupi Cianee, eseguendo i comandi di Pelia, guidarono al vello d'oro Argo, la solida nave" (Apollonio Rodio)  Insomma il vello d'oro non l'ho ancora trovato, ma ... Ma ...dai DixieGuitarCowboy  sempre li a scherzare !Hai ragione cercherò di essere più serio Ho girato un po' qua un po' la...Senti...non è che mi porteresti con te a fare un giro ? Certo ! Dopo un giretto che da Poggio Bustone porta a Roma e Milano,(le città dove Mogol e Lucio lavoravano),ti porterò fino a New OrleansTi va? Caspita certo ...mi piace un sacco !Allora andiamo pure allacciati la cintura e partiamo ... Son pronta..blocco notes..penna..zaino in spalla e via !!! Seguimi...Tra il 1966 e 67 Lucioera agli esordi come solista ed aveva da pococominciato a lavorare con Mogol.Il suo primo 45 giri "Dolce di giorno/Per una lira"non vendette molto, ma le due canzonidivennero poi famose con le interpretazionirispettivamente dei Ribelli e dei Dik Dik.Scrisse inoltre con  Mogol  "29 settembre"che si classificò al primo posto nella hit paradee "Nel cuore, nell'anima",  entrambe interpretatedagli Equipe 84. Nel 1967  Mogol e Lucioscrissero per l'ex Camaleonte, Riki Maiocchila celebre "Uno in più", canzone-manifestodella cosiddetta linea verde.Dopo questa doverosa parentesi,proprio ricordando Riki Maiocchi,ti parlerò di una cover tutta italianadi "The House of the Rising Sun"e delle sue cover-versios in Italiano.  Accidenti... favoloso !  La famosa cover de The Animals che uscì come singolo nel 1964 e che io adoro particolarmente... 
Qualche anno fa, ne creai un video..  Si Mia cara proprio lei, che gli Animals proposero in quell'anno, ma sicuramente le origini di questa canzone sono molto più antiche. Come per molte ballate folcloristiche Statunitensi le origini e l'autore sono sconosciute. Musicalmente e tematicamente riporta lo schema delle "broadside ballads" (ballate irlandesi ed inglesi del XVI, XVII secolo, illustrate e scritte su una sola facciata di foglio.Sembrerebbe che "Rising Sun" (sole nascente) fosse il nome di un bordello riportato nei testi di due ballate tradizionali Inglesi. La melodia potrebbe assomigliare ad una canzone folk Inglese del XVII secolo: "Lord Barnard and Little Musgrave", conosciuta anche come  "Matty Groves". Sembrerebbe che alcuni musicisti di strada e di pub rilocassero poi la canzonedall'Inghilterra a New Orleans. Ne esiste anche una versione Creola in Francese, qualcuno sostiene che veniva cantata dai minatori nel 1905. Ma certamente la più antica registrazione della canzone esistente risale al 6 sett. 1933 eseguita da Clarence "Tom" Ashley, ed incisa negli studi della Vocalion Records.  
 Tom Ashley affermava di averla sentita cantare da suo nonno.C'è chi afferma che la casa sia esistita realmente e che la maîtresse Creola si chiamasse  Marianne Le Soleil Levant, proprio come il nome della casa stessa. 
 La casa doveva essere locata nel quartiere di Storyville nel"red-light district" vicino al "French Quarter" di New Orleans,Louisiana esistente tra il 1897 (il sindaco Sidney Story,con l'ordinanza No.13,032 creò il distretto per difendereil decoro della città, togliendo la prostituzione dalle strade)ed il 1917. Motto dei Creoli di Storyville era"Honi soit qui mal y pense" -"Sia svergognato colui che pensa male" La prostituzione era divenutalegale e Storyville diventava un'attrazione per i viaggiatoriche scendevano dalla vicina stazione ferroviaria, in città.Lo leggo come un segno di civiltàLa città di Pompei ci insegna... ma questa è un altra storia...  Sì, forse l'esempio di Pompeiè spunto per un altro post...ma torniamo a The House of the Rising SunIl testo della canzone, come tante ballate folk,ha avuto nel tempo, molte trasformazioni  essendo tramandato tra cantastorie. A noi arrivano due testi, uno maschile ed uno femminile.   Io conosco la versione maschilecon questo testo: « C'è una casa a New OrleansLa chiamano "Sole nascente"È stata la rovina di più di un ragazzo,oh Dio, so di essere uno di loro.Mia madre era una sartacucì i miei blue jeans nuoviMio padre era un giocatore d'azzardogiù a New Orleans.Ora l'unica cosa di cui ha bisogno un giocatore d'azzardoè una valigia e un baulee l'unica volta che è soddisfattoè quando è completamente ubriaco.Oh madre di' ai tuoi figlidi non fare quello che ho fatto iopassare la vostra vita nel peccato e nella miserianella casa del "Sole Nascente".Beh, ho un piede sulla banchinae l'altro piede sul trenosto tornando a New Orleansper mettere quella palla al piede.C'è una casa in New OrleansLa chiamano "Sole nascente"È stata la rovina di più di un ragazzoE, Dio, so di essere uno di loro. » 
 Si quella cantata anche da  Clarence "Tom" Ashley (sett. 1933), Leadbelly (Feb.1944 e poi Ott.1948) e poi dagli The Animals, Frijid Pink, Jimmi Hendrix, the Doors e tanti altri, ma c'è anche una versione femminile,come quella cantata da Libby Holman, Joan Baez o altre cantanti Country come Dolly Parton, Jody Miller e, peraltro, anche da interpreti maschili come Woody Guthrie,  Bob Dylan e Pete Seeger: 
« C'è una casa in New OrleansLa chiamano "Sole nascente"È stata la rovina di più di una ragazzaE io, o Dio, sono una di loro.Se avessi ascoltato mia madreOggi sarei a casaEro un essere così giovane e sciocco, poveretto,Che si è lasciato guidare fuori strada da un vagabondo.Di' alla mia sorellinaDi non fare come ho fatto ioDi evitare la casa di New OrleansChe chiamano "Sole Nascente".Mia madre, è una sartaLei ha cucito quei jeans nuoviIl mio innamorato è un ubriacone, Signore, SignoreBeve giù a New Orleans.Le uniche cose di cui ha bisogno un ubriaconeSono una valigia ed un portabagagliE lui è soddisfatto soloQuando è ubriaco.Riempie bicchieri fino all'orloLi passa in giroL'unico piacere che ottiene dalla vitaÈ vagabondare da città a città.Un piede sulla banchinaE l'altro sul trenoSto tornando a New OrleansCon la palla al piedeTorno a New OrleansLa mia corsa è quasi finitaPasserò lì il resto dei miei giorniSotto quel Sole Nascente. » 
 E' molto  nteressante e di tutt'altro significato... Un'ondata moralizzatrice partita dai vertici dell'Esercito determinò la chiusura di Storyville. Il governo della città di New Orleans protestò fortemente contro la chiusura delquartiere ed il Sindaco di New Orleans, Martin Behrman disse:"Si può rendere illegale, ma non si può rendere impopolare".Controvoglia Behrman ordinò la chiusura il Distretto entro la mezzanotte del 14 novembre 1917.Le prostitute furono schedate dalla polizia e forse  fu la chiusura anche per la casa del "Sole Nascente".Ecco che venti anni doposi chiude tristemente questo capitolo...  
 Ma....Mogol e Lucio ...che cosa hanno in comunecon la casa d'appuntamento di New Orleans?    Ah...  Si... Giusto ... 
 Sempre distratto eh?Si ... Mia cara, la tua presenza mi confonde sempre...Se.. Se... Si...concludiamo il post, e torniamo in Italiafacendo un passo al 1964 quando Riki Maiocchi(cantante dei Camaleonti) incide "Non dite a mia madre"come prima cover di "The House of the Rising Sun" ,il testo della canzone scritto da Gigi Fiume, non venne accettato dalla commissione di ascolto della RAI perché considerato una presunta istigazione al suicidio. Il testo parla chiaramente di un prigioniero nel braccio della morte, in attesa che venga eseguita la condanna.  
"Non dite a mia madre"  All'alba no, non ci saròa raccontarvi di mesi lo so che io partirò da quiper poi mai più ritornarNon dite a mia madreche son quiperché lei crede in mee se saprà la veritàdal dolor ne moriràNascerà il sol per tutti voima per me solo notte saràfuggirà all'alba poi si lo sotutti avranno solo pietàPerdono per me mio Dioti chiedo perdono per mema fa che mia madre non sappia maiche sono finito così,oh così. In questo testo s'intravede una preghiera,un appello affinchè la madre non debba morire di dolore.Oggi a mio parere, la si apprezzerebbe anche come poesia...ma penso agli anni '60 e a come la censura RAI oscurava anche solo una parola deviandone il significato.Il falso perbenismo permetteva alle commissioni di censuradi ovviare, oscurando i testi, ogni responsabilità...  Qui mia cara apri un argomento di grande interesse e chissà, se ai nostri lettori farà piacere un nostro post sul tema:censura e cover dai testi stravolti, in italiano. Mio Caro DixieGuitarCowboyi nostri lettori  sono attenti e curiosi...Chissà che vogliano esserne coinvolti...Peraltro nel 1964 anche il giovane Armando Savini con questa cover assegnatagli, si trovò la carriera compromessa a causa del testo censurato. 
Ecco che, due anni dopo, entra in scena Mogol, insieme a Vito Pallavicini,proponendo una seconda versione con il titolo  "La casa del sole" cantata ancora da Riki Maiocchi e successivamente dai Los Marcellos Ferial. 
inoltre, nel 1996 dai Bisonti e nel 2008 dai Pooh. 
"La casa del sole"  Lo so perché tu sei qui e guardi verso di meperché io sono il sole per te il sole è tutto per teMa come faccio a dirti qual è la veritàma come faccio a dirti che ormai non c'è più niente per noi.Ti ho detto tante cose e tu credevi a mele cose che volevo per te che darti no, non potròMa come faccio a dirti  qual è la veritàma come faccio a dirti che ormai non c'è più niente per noiIl sole che tu aspettavi no non arriverà maie l'ultima speranza ormai si spegne insieme a noiIl sole che tu aspettavi   no non arriverà maie l'ultima speranza ormai  si spegne insieme a noi.                                                                                                  il testo, opera di Mogol e Vito Pallavicini, stravolge completamente il senso originario della canzone, trasformandola in una storia di amore finito. Noto anche io come le cover portino spesso con se la storpiatura dei testi, cambiandone il significatoin special modo quando si vuole tradurre un testo straniero.  e sta volta, la canzone ebbe un buon successo senza trovare ostacoli di censura. Caspita una storia a lieto fine per la covercerto un po' meno per l'amore del testo !  eh eh... vorremmo tutte le storie d'amore vittoriose, ma in fondo anche le antichissime versioni di questa canzone avevano in comune un andamento malinconico. Infine voglio ricordare la versione strumentale proposta da Michele Lacerenza (trombettista) nel 1965. 
Mio Caro DixieGuitarCowboy devo complimentarmi per la minuziosa ricerca storicache anche questa volta ci hai proposto.Si mia cara..stavolta mi hai proprio distrutto.Metto giù la chitarra...sento che devo farmi una pennichella per recuperare le forze ed essere prontoper la prossima avventura... 
Bene Mio Caro DixieGuitarCowboy...mi unisco a te, ma prima rivolgo a tutti un saluto ed un inchino a presto... musiclive4