Calling Any Station è l’album che il chitarrista e compositore Claudio Quartarone ha riservato per i propri fans. L’album sarà disponibile a partire dal prossimo 21 aprile ma è disponibile in pre-order su Amazon già a partire da adesso, martedì 25 febbraio. Questo ultimo lavoro del musicista siciliano rappresenta una importante tappa da un punto di vista compositivo ed espressivo , è infatti a mio avviso uno degli album piu belli di musica elettronica / suonata in circolazione. L’album avrà in totale otto brani. questa è la tracklist dell’album: 1. Birds |
Post n°15 pubblicato il 20 Dicembre 2011 da andreacasas
Sono quasi trascorsi ventanni da quando, nel gennaio 1983, Keith Jarrett, Gary Peacock e Jack DeJohnnette entrarono negli studi Power Station di New York per incidere i cinque pezzi che compongonoStandards, Vol.1, pubblicato poi dall'etichetta tedesca ECM nel 1985. L'incisione fu storica per diversi motivi, non ultimo quello che la formula del trio piano-contrabbasso e batteria riprese e rilanciò una struttura già cara a Bill Evans, il pianista che aveva portato nel jazz la poetica di Debussy e atmosfere risalenti al pianismo classico del primo Novecento. |
Post n°10 pubblicato il 12 Marzo 2011 da andreacasas
Enrico Rava,il maestro intramontabile del jazz... È nato a Trieste nel 1939 per caso, come ha raccontato egli stesso[1]; di famiglia piemontese da generazioni, è cresciuto a Torino dove ha cominciato a suonare da autodidatta il trombone in bandedixieland. Trasferitosi a Roma nei primi anni sessanta, ha avuto modo di collaborare con importanti musicisti, in particolare con Gato Barbieri e con Steve Lacy. Con il primo ha registrato nel 1962 la colonna sonora del film di Giuliano Montaldo Una bella grinta. Con Steve Lacy ha suonato in un quartetto e si è trasferito in Argentina per qualche tempo, dove ha registrato nel 1966 The Forest and the Zoo, considerato uno dei dieci dischi essenziali del free jazz
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Stefano Bollani è oggi il piu grande pianista italiano. A sei anni vuole diventare cantante e così per accompagnare la sua voce, Stefano Bollani inizia a suonare la tastiera che è in casa. Pochi anni dopo incide una cassetta in cui canta e suona, la invia al suo mito, Renato Carosone, e la accompagna con una lettera in cui spiega il suo sogno. Carosone gli risponde consigliandogli di ascoltare tanto blues e jazz e così Bollani fa. |