Must Believe
Kiki...ogni cambiamento porta sempre con sé, oltre a possibili rischi, opportunità vantaggiose e di crescita
Post n°80 pubblicato il 31 Maggio 2009 da mustbelieve
gli è mancato qualcuno, suo figlio è solo una concessione della sua infinita grandezza, gli è mancato qualcuno, a tutti quelli che non sono riusciti ad aprire gli occhi ad un padre |
Post n°79 pubblicato il 07 Novembre 2007 da mustbelieve
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Post n°78 pubblicato il 05 Novembre 2007 da mustbelieve
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Post n°77 pubblicato il 18 Gennaio 2007 da mustbelieve
"Entriamo in una stanza vuota con un letto al centro. Cos’è quel letto ci chiediamo: un riparo? Una pace pigra? Un termine? Emma Dante |
Post n°76 pubblicato il 18 Gennaio 2007 da mustbelieve
il mio uomo non è normale! Grazie a Dio Lei a lavoro, lui a lavoro da casa. Ore 11.30 squilla iltelefono Pronto? Eh i call center ... cosa farebbero senza di lui... ogni volta gliene racconta una... |
Post n°73 pubblicato il 18 Gennaio 2007 da mustbelieve
Il nostro mito... ancora fuori dalla bara per l'eredità ATLANTA (Reuters) - A quasi tre settimane dal suo funerale James Brown, "il padrino del soul", deve ancora essere seppellito, mentre la sua ex compagna contesta il suo testamento e chiede che le venga assegnata metà del patrimonio del cantante. Il corpo di Brown è conservato in una camera termica nella sua casa in South Carolina, all'interno della bara di bronzo placcata in oro utilizzata per il suo funerale tenutosi il 30 dicembre ad Augusta, nello stato della Georgia. Lo ha detto ieri a Reuters il direttore del funerale Charlie Reid. La famiglia sta costruendo un mausoleo nella sua casa di Beech Island, che ospiterà la salma dell'artista non appena sarà completato, probabilmente il mese prossimo, ha detto Reid, aggiungendo che il corpo viene controllato ogni giorno. La compagna di Brown, Tomi Rae Hynie Brown, non ha avuto niente in eredità dal marito e sta chiedendo il 50 per cento del suo patrimonio e in più un settimo del rimanente per il figlio che nato dalla loro unione, dicono i giornali riportando le dichiarazioni del suo avvocato. Ma i legali di Brown sostengono che il matrimonio tra i due non è mai stato legale a causa del mancato annullamento del precedente matrimonio della donna con un altro uomo, Javed Ahmed. "Sappiamo tutti che è una questione di soldi e fama, cose che il signor Brown aveva in abbondanza e lei no", ha detto l'agente di Brown Jim Huff, che ha seguito l'artista per 10 anni e che è stato coinvolto nel caso. Hynie aveva sposato Brown nel 2001, ma nel 2003 il cantante aveva scoperto che il suo precedente matrimonio non era stato annullato. Mentre la donna cercava di risolvere la questione un tribunale aveva dichiarato che i due non erano legalmente sposati per la mancanza dell'annullamento. Brown è morto di infarto in un ospedale di Atlanta il 25 dicembre. |
Post n°72 pubblicato il 18 Gennaio 2007 da mustbelieve
RABAT (Reuters) - Un marocchino ha trovato il proprio figlio undicenne morto impiccato al soffitto di casa sua, vittima del macabro gioco di imitare la morte di Saddam Hussein, scrive oggi un giornale locale. Il bambino aveva deciso di imitare l'impiccagione dell'ex leader iracheno mentre giocava con sua sorella più piccola nella loro casa di Khemisset, 80 Km a est della capitale Rabat, ha scritto il giornale Al Ahdat al-Maghrebia. "La bambina è andata a scuola, lasciando il fratello da solo con il suo gioco mortale", si legge sul quotidiano, che aggiunge che la polizia locale avrebbe aperto un'inchiesta sul caso. |
Post n°71 pubblicato il 30 Dicembre 2006 da mustbelieve
Libro della Genesi (cap.25, versi 29-34)
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Post n°70 pubblicato il 12 Ottobre 2006 da mustbelieve
Nessun viaggio ti lascia di più di quello in cui decidi tu, quando vuoi tu. Comincio, tanto per cambiare dalla fine. Io che credevo di tornare e “salvare” sul mio desktop mentale, la storia del mio viaggio come nella cronologia di explorer. Invece ora è depositata su quello del mio pc e sul compagno iMAC: facilitatori e detentori di tutto il mio lavoro, e adesso bagaglio di emozioni di sette giorni e notti di emozioni: free press, business e restaurant card e altro che ho trovato in giro, potrei creare diversi reportage su Barcellona, la sua storia e le contraddizioni tra la voglia di moderno e il rispetto della propria identitià catalana. Invece ho realizzato solo una presentazione delle migliori fotografie che già lascia il mio pubblico a bocca aperta e, dentro di me, dentro di noi, tanta voglia di ripartire.
Il lavoro che mi attendeva mi tormentava già da quache giorno prima di tornare a casa, tanto che comunicavo con l’ufficio via mail, come se presagissi qualcosa di brutto. Sono fatta così.
Il ritorno da Barcellona è stato, diciamo apparentemente poco doloroso. Tutto calmo e piatto: l’unica su di giri e frenetica ero io, come se dovessi restituire il tempo che “ho rubato”. Ben sette giorni, di contemplazione, di apertura mentale e spirituale, verso una cultura a me sconosciuta che ha richiesto estrema attenzione in ogni piazza, vicolo angolo della città. Come nel bene, anche nel male. al mercato de la boqueria, a el raval, oppure dietro placa reial. Ma tutto è affascinante anche questa sensazione. Scoprirti vivo è lo scopo di una vacanza.
Romanzo a parte, e non ne voglio scrivere uno qui, quella di Barcellona non è stata una scelta casuale, anzi quasi indotta da coincidenze dipendenti l’una dall’altra di cui non potetevo non tenerne conto: un volo ad un prezzo imperdibile, un buon aggancio per una casa a Sarrià, 6 fermate di ferrocarril dal centro (naturalmente al bando gli alberghi), un quartiere storico che ci avrebbe accolto con patatas bravas e clara al ritorno dalle nostri notti brave.
Ma il dettaglio ci interessava poco in confronto alla caliente Barcellona che ci avrebbe stravolti; inoltre il periodo di fine settembre era perfetto anche per lasciare in stand by il lavoro: dopo appena 20 giorni dalle ferie estive sarei ripartita... avrei dovuto solo tenere sotto controllo un paio di progetti. Ma naturalmente quei 20 giorni sono stati lunghissimi e sembrava come quando si mette la sveglia per fare la gita a scuola e ci si sveglia due ore prima... non so se rendo l’idea.
Carlos Zafon ha meso il vero zampino. Con l’Ombra del Vento, che mi avevano inaspettatamente regaralato per il mio 34° compleanno, ho assaporato una Barcellona di mistero, passioni e storie di libri dimenticati. Daniel e le sue vicende alla ricerca della verità sullo scrittore Julian Carax e sulla famiglia Aldaya. Ancora prima di visitarla, o buttare l’occhio su guide turistiche conoscevo nomi di strade, carrer (avenida del tibidabo, diventato poi per noi il tormentone della prossima fermata in metro...) nomi di persona molto comuni a Barcellona, (Nuria), storie su librai e cappellai, i colori di Montjuic e il fermento che c’è su Placa de Catalunyia e lungo la Rambla.
Fermin Romero de Torres, autentito veneratore delle donne e amico di Daniel, a pagina 128 dice: le vere donne si conquistano a poco a poco come le mosse del torero... gli uomini si scaldano come le lampadine: bollenti in un attimo, fredde un istante dopo. Le donne invece ed è una verità scientifica, si scaldano come un ferro da stiro, a fuoco lento come una buona escudella, (zuppa di carne con cavolo e ceci). E poi una volta innamorato di Bernarda cita Ortega: mostratemi un dongiovanni e vi smaschererò il finocchio che è in lui. Ex clocharde di Barcellona, ironico uomo di cultura è stato il vero attore non protagonista del romanzo.
Alla partenza era molto eccitata all’idea di andare in Spagna: ma Barcellona è un altro mondo, universo: a parte. Unica e piena di contraddizioni. Terra mai visitata a cui non ho mai dedicato attenzioni, se non quando leggevo delle opere di Colombo sui libri di scuola. Ma vista la mia drammatica situazione con la prof. di storia che mi ha rimandata per due anni di seguito, così dovevo andare a controllare .
A poco a poco nasceva dentro di me la motivazione di vedere, vivere una Barcellona tutta mia. Voi che dite? Un ringraziamento ad una persona speciale a Pina e per il suo coaching di espaypersona.com mustbelieve° |
Post n°69 pubblicato il 23 Settembre 2006 da mustbelieve
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Post n°68 pubblicato il 22 Settembre 2006 da mustbelieve
Barcellona per me e Parigi per te Per me Ti innamorerai e non vorrai più tornare. Ecco cosa mi sento dire. E non vedo l’ra che arrivi mercoledì. Quando prenderemo quell’aereo. Dopo le vacanze estive e una ventina di giorni di interminabili ore al telefono al lavoro, abbiamo deciso senza pensarci: approfittiamo delle offerte, e si riparte. E continuano a ripetermi “Ti innamorerai e non vorrai più tornare.” Mi cataputlerò in un universo mai conosciuto: la Spagna, Barcellona. Una nuova lingua, il cibo e soprattutto l’arte e la cultura. Ma tornerò e sarò ancora più carica di prima. Con nuove idee da realizzare. Asta la vista.
Per te. Sei innamorata, l’ho letto nei tuoi occhi. Ecco cosa mi sento dirti. E non vedi l’ora che arrivi mercoledì. Ti sei lasciata alle spalle una vita diversa, ma quella che volevi è finalmente oggi. Dopo il tuo viaggio da sola e i sacrifici per i tuoi grandi progetti da seguire hai deciso senza pensarci: si riparte. E continuo a ripeterti “Sei innamorata l’ho letto nei tuoi occhi.” Volerai e conoscerai ancora meglio te stessa, quella nuova. E qunado tornerai sarai pronta per la tua nuova vita E se vorrai, ad attenderti, ci sarà la tua vecchia amica. bon voyage |
Post n°67 pubblicato il 20 Settembre 2006 da mustbelieve
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Post n°66 pubblicato il 28 Agosto 2006 da mustbelieve
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Post n°65 pubblicato il 28 Agosto 2006 da mustbelieve
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Post n°64 pubblicato il 28 Agosto 2006 da mustbelieve
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Nickname: mustbelieve
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Sesso: F Età: 52 Prov: RM |
Inviato da: Lady_Dolce0
il 31/05/2009 alle 21:10
Inviato da: mustbelieve
il 15/01/2007 alle 19:50
Inviato da: baal74
il 05/01/2007 alle 00:43
Inviato da: sailor78
il 29/08/2006 alle 01:43
Inviato da: cybersimoblu
il 31/07/2006 alle 09:08