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Post n°6 pubblicato il 20 Marzo 2007 da liberamente0dgl
Rispondo a qualcuno che mi chiede come mai io non pianga e non mi disperi, non tiri fuori le mie paure, le mie angosce, la mia disperazione, non mostri palesemente il mio dolore, non gli dia lacrime e parole. Rispondo soprattutto perché trovo ingiusto essere giudicata per ciò che nascondo e non per ciò che cerco ostinatamente di sentire e fare. Contenere le emozioni per me in questo momento è fondamentale. Sono impegnata sul fronte di Lisa non posso permettermi di disperdere energie. Mantenere la calma, il controllo, cercare soluzioni, essere propositiva non significa non soffrire e non significa nemmeno non avere emozioni. Trovo i miei momenti in privato, lontano da Lisa e dalla sua sensibilità acuta, e in quegli spazi allontano la mano che mi soffoca lasciando che le ginocchia mi cedano. Lo faccio di nascosto, lontano da lei nel tempo e nello spazio perché la sera, ogni sera, sono io a doverle dare la forza che mi chiede di avere e sono sempre io a dover sedare le sue paure. Come potrei essere forte per tutte e due se mi lasciassi invadere dalla marea?
Mi hanno chiesto oggi di cosa credo abbia bisogno Lisa. Ho risposto di una mamma forte, capace di contenere, in grado però al tempo stesso di lasciare che sperimenti, che trovi il suo modo per esprimersi, che la guidi senza forzature, che la sappia sostenere se dovesse inciampare. Una mamma attenta, accesa, allertata ma tranquilla. Una mamma solida ma flessibile, la sua mamma, niente di più e niente di meno di quello che so fare. Una mamma tanto imperfetta da consentire a Lisa di perdonarsi per le parole che non riesce a dire.
Lisa nel frattempo lavora, mi chiede di provare insieme a trovare delle soluzioni e quando ci sdraiamo sul tappeto in camera sua mi dice”grazie mamma che stiamo qui a parlare”. In quel momento la delusione per tutte le domande inutili che troppi adulti mi riescono a fare evapora; divento piccola, ho quattro anni dentro e quaranta fuori e lascio la stanza per entrare nella casa colorata e silenziosa di Lisa. Adesso ci riusciamo a sentire. |
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