Con un favorevole andamento dei mercati, una contrazione dello spread Btp-Bund e un soddisfacente risultato dell'asta dei Btp a 5 e a 10 anni si è aperta ieri una settimana cruciale per la salvezza e la stabilit dell'euro. Ma non si può dimenticare che queste positive premesse sono dovute all'iniziativa di Mario Draghi, che dapprima ha sottolineato l'assenza di tabù nell'agire della Bce, e poi ha avvertito che l'Istituto far tutto ciò che è necessario («e credetemi sar abbastanza», ha soggiunto) per la difesa dell'irreversibilit della moneta unica.
Anzi, si potrebbe dire che se un nuovo scenario ora si profila, ciò è dovuto, oltre che alla fondamentale azione di Draghi, all'iniziativa di François Hollande, che ha smosso una situazione paludosa, nell'Ue e nell'Eurozona. Basti pensare, per una prova a contrario, prima alla rapida risalita degli spread verso i livelli dell'ottobre-novembre 2011, dopo che addirittura l'attuale ministro dell'Economia imprudentemente ne aveva preconizzato, poco più di un mese fa, un deciso abbassamento verso quota 200 punti base, e poi all'altrettanto rapida discesa successiva alle dichiarazioni di Draghi.
Dunque una settimana decisiva, nella quale si potranno registrare gli impatti della visita europea del segretario al Tesoro Usa Timothy Geithner, delle decisioni della Federal Reserve in materia di base monetaria, del probabile incontro tra il presidente della Bce e Jens Weidmann, capo della Bundesbank, degli effetti dei vertici che punteggeranno il viaggio diplomatico di Mario Monti, che inizia oggi con Parigi e si concluder , dopo Helsinki, in Spagna, e soprattutto della riunione, giovedì 2 agosto, del direttivo dell'Istituto di Francoforte.
Inviato da: ambrosiadossi88
il 25/08/2016 alle 12:21