my_R80G/S

Colline, prati, fiumi e spiagge in sella a myR80G/S


Si, ieri è stata una giornata eccezionalmente bella e viste le previsioni ci eravamo già organizzati da alcuni giorni per passarla in moto, come prima meta la scelta è andata sulla splendida San Galgano e la sua abbazia senza tetto, ovviamente il percorso è stato uno dei più tortuosi e belli possibili.Così, on the road dalle 10.30, è trascorsa la domenica..... Prendete una cartina e seguitemi: Livorno, gli scogli di Calafuria e la costa fino a Cecina, poi all'interno verso Casale Marittimo, Canneto e quindi a sinistra puntando su Larderello e i suoi soffioni che subito con quell'odore di "uovo marcio" segnano la strada. Prima di arrivare a Larderello si gira a destra per Lustignano e quindi si inizia a scendere verso il lago boracifero passando sotto i serpenti lucenti che distribuiscono la rete geotermica nel territorio.
Il paesaggio è affascinante nel silenzio rotto solo dal rumore della marmita e delle valvole di myR80GS, in quasi completa solitudine raggiungiamo la parte più selvaggia dell'itinerario, quella che ci fa attraversare il fiume su un guado di cemento completamente sommerso dall'acqua alta in alcuni punti anche 30cm.L'ho fatto tante volte, ma ieri faceva impressione, le forti piogge dei giorni precedenti hanno ingrossato l'alveo del fiume e l'acqua scendeva giù con forza, la carreggiata è anche stretta ed un minimo di attenzione bisogna metterla, gustatevi il video che vale (clic sull'immagine sotto):
Superato il guado bagnandosi un po', ma che vuoi che sia, con il sole ed il vento si asciuga subito, proseguiamo verso san Galgano puntando su Gerfalco e Chiusdino, passando dai paesi si sente quell'odore di legna bruciata venir fuori dai camini, il bosco è marrone e verde, il cielo azzurro, nella parte più alta intorno ai 720m è fresco, si sente, accendo le manopole riscaldabili e via, giù per i tornanti fino a vedere grandi prati verdi interrotti ogni tanto da mandrie di pecore al pascolo.
Ogni volta che vedo San Galgano mi si apre il cuore, soprattutto d'inverno quando c' è poca gente, parcheggiamo la moto e ci fiondiamo dentro il locale gestito ottimamente dalla cooperativa che provvede anche alla ristorazione, un paio di panini al prosciutto crudo, due succhi di frutta, un piatto di "cenci" e due caffè, questo è stato il nostro pasto, poi via sul prato, copertina di Dechatlon per terra e pennichella veramente corroborante, a volte basta poco.....!
La giornata non è ancora finita, decidiamo quindi di puntare verso la costa su Massa Marittima e Follonica, a metà percorso ci fermiamo perchè sulla destra scorgiamo un singolare paesaggio, le forti piogge hanno eroso una collina di terra e sassi rossi formando degli spunzoni simili ai "camini" della Cappadocia, l'acqua che scorre sotto ha gli stessi riflessi, vale qualche foto.Poi di nuovo in moto fino al Parco della Sterpaia dove ci concediamo un po' di sosta ammirando il paesaggio marino, si vedono le isole benissimo, la sera tornando a casa al tramonto si distinguerà nettamente anche la Corsica e le altre isole dell'arcipelago, una vera bellezza che solo la natura è in grado di mostrarci!
L'ora si è fatta tarda, inizia ad imbrunire e così puntiamo verso casa arrivando intorno alle 19, veramente una giornata da non dimenticare in un inverno quanto mai strano per le condizioni meteo che sono più simili ad una primavera anticipata. Alcune foto le trovate sotto, guardatele che i paesaggi (e la moto hhheee ehhhh) meritano!
Colline, prati, fiumi e spiagge in sella a myR80G/S