my_R80G/S

Transitalia Marathon 2016, epilogo....


Scrivere un vero e proprio report sulla Transitalia Marathon - International Classic Motorbike Challenge sarebbe troppo impegnativo e lungo, mi limiterò quindi a scrivere le mie impressioni riportando esperienze, sensazioni ed indicazioni che potranno essere utili a chi volesse partecipare ad una delle prossime edizioni.Questa era la seconda edizione dell'era "moderna", il format è quello dei Moto Rally in forma non competitiva, l'organizzazione fornisce logistica, assistenza medica, recupero moto sugli sterrati, trasporto bagagli, cene, assicurazione (tramite FMI in quanto facente parte della disciplina "Adventouring") e percorso sotto forma di traccia GPS in formato GPX (universale) oppure road book cartaceo ed infine una terza opzione in formato Tripy che è praticamente un road book elettronico integrato con GPS.Si può partecipare singolarmente od in squadra (partendo quindi con numeri consecutivi), la partenza è a gruppi di 3 moto ogni 2 minuti circa ed in genere si procede poi in gruppetti dandosi una mano l'un con l'altro, non solo per eventuali difficoltà meccaniche o di percorso, ma anche per la navigazione che non sempre è immediata soprattutto se non si ha pratica di GPS/roadbook. Sul percorso c'è sempre il controllo dello Staff, fotografi professionisti lungo il tracciato e medici enduristi che corrono le tappe insieme a noi, insomma: non ci si sente mai abbandonati, il che non è poco.
Il percorso è diviso in 3 tappe per un totale di circa 700Km di cui oltre 500 su strade non asfaltate, sono numeri che ho rilevato personalmente con il GPS, un po' inferiori ai 900Km totali indicati sul sito ufficiale dell'evento. Chiariamo subito una cosa: NON sono strade bianche, o meglio, alcune lo sono, ma nel complesso abbiamo: pietraie, salite e discese ghiaiose e con pietre smosse, tratturi, sottobosco con pozzanghere e un po' di fango (proprio poco quest'anno per fortuna), terra sabbiosa ed infine alcuni lunghi tratti dove sul fondo l'asfalto è solo un lontano ricordo a complicare la vita con buche profonde ed improvvise, brecciolino e sabbia quando meno te l'aspetti.In totale considerando le deviazioni sulle tappe per fare rifornimento, mangiare ed altre necessità più il trasferimento A/R ho percorso circa 1900Km, capisco quindi chi vuole "vivere facile" ed è venuto con moto leggere su carrello/furgone. Le marche di moto più rappresentate in assoluto erano Honda, KTM e BMW, molte preparate in modo specialistico, sia mono che bicilindriche, tante le "classic bike" come la mia (una R80G/S del 1982), tra i piloti molti avevano esperienze agonistiche o di rally compresa la Dakar, HAT, Atene_Gibilterra ed altro.In contrapposizione agli "addetti ai lavori" ho visto anche alcuni "improvvisati" che hanno preso alla leggera la cavalcata per poi trovarsi nei problemi, non è stato il caso di un gruppo di tedeschi che nonostante grosse BMW GS 1200 si son fatti comunque tutte le tappe, noi 3 (la mia R80G/S, una R80GS ed un'Africa Twin 750) siamo sempre arrivati nel tardo pomeriggio, diciamo a metà "tempo" d'arrivo previsto, ma qualcuno si è presentato a fine tappa a buio!
A tutti gli arrivi di tappa compresa la partenza da Rimini siamo sempre stati accolti festosamente dalla popolazione dei paesi ospitanti, ci siamo in un certo qual modo sentiti "importanti" ed il che faceva piacere, ci sono stati purtroppo infortuni gravi e ritiri, ma su 223 partecipanti più tutte le moto dello Staff sono purtroppo inconvenienti da prendere in considerazione, anche perchè qualcuno non aveva "ben preso" lo spirito non competitivo della manifestazione e ne ha subito le conseguenze.La mia moto non ha avuto incovenienti a parte la manopola del gas che ha acquistato gioco a causa dell'usura dei "dentini" che trascinano la ruota dentata collegata al cavo, dopo 34 anni può anche succedere, sono poi scivolato su asfalto in un canaletto bordo strada a causa del brecciolino, in off non sono mai caduto anche se 4 o 5 volte mi sono visto per terra, il ragazzo con l'Africa Twin ha "appoggiato" un paio di volte la moto in off da fermo e l'altro con la R80GS è caduto in off piegando il manubrio e facendo un piccolissimo foro nel coperchio valvole sinistro, ma niente di che e tutti senza alcunissimo danno fisico.La mia squadra era l'Eagle Cross Adventure Team del dakariano Bruno Birbes con tanti piloti dell'U.S. Leonessa di Brescia compreso il Presidente del club Donato Benetti a cavallo di una agguerrita BMW preparata "Fatichi", eravamo autonomi nel trasporto bagagli, nell'assistenza meccanica e nel recupero/trasporto moto su asfalto, questo ci ha facilitato molto le cose anche come logistica negli alberghi.Giudico l'esperienza come una delle più belle nella mia vita motociclistica, per me che non ho mai fatto enduro agonistico è stata una grande soddisfazione soltanto l'arrivare in fondo e correre a fianco di persone che invece sono piloti esperti in questo tipo di manifestazioni, spero l'FMI continui a dare molta attenzione a questa disciplina, l'Adventouring, vale a dire la guida in fuoristrada turistico alla scoperta dei punti più suggestivi e nascosti (ed altrimenti proibiti al traffico motorizzato) della nostra bellissima Italia.
Per chi mi chiederà "ce la posso fare?" non ho davvero una risposta, ognuno conosce i suoi limiti, io con una bicilindrica più di così non sono in grado di fare considerando anche che la forcella della G/S è più stradale che enduro e non ho davvero intenzione di stravolgere la storicità della moto (iscritta al registro storico FMI), ma posso senza alcun dubbio affermare che con una monocilindrica da 50Kg in meno e sospensioni più performanti si alza non poco il proprio limite e tutto diventa più facile, pensateci nel caso..... Un grazie quindi a Mirco Urbinati che ha messo in piedi questa fantastica moto_cavalcata ed a tutto il suo Staff sempre presente, grazie ai miei compagni di camera e di navigazione Nicola & Francesco, grazie a tutto il Team ed agli amici che da lontano via facebook e whatsapp mi hanno incoraggiato.Son già qui che penso all'edizione 2017! Buona strada, Alex myR80GS
P.S. Se volete vedere myR80GS reduce dalla T.M. sarà in esposizione sabato prossimo all'Open Day di Peruzzi Moto in quel di Castelfiorentino (FI).