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Un 25 aprile diverso, visita di Montebamboli


Il Castello di Tricase ed il Borgo di Montebamboli
Durante le mie scorribande in moto nella Toscana autentica lontana dai luoghi turistici supergettonati mi capita spesso di percorrere una strada dimenticata, quella che dal bivio per San Lorenzo sale verso il Borgo di Montebamboli per arrivare poi a Massa Marittima o proseguire per la Marsiliana.Il 25 aprile del 2023 con mia moglie ed una coppia di amici abbiamo avuto una inaspettata fortuna, sul belvedere di Montebamboli ci siamo fermati per una piccola sosta, mi è sempre piaciuto curiosare per quel piccolo e semi abbandonato borgo che racconta una storia lontana e poco conosciuta, quella appunto della dimora principale e del castello di Tricase.Siamo stati accolti dalla Sig.ra Donatella, attuale proprietaria che con semplicità, estrema gentilezza ed ospitalità ci ha aperto le porte del complesso, tutto dentro si è fermato nel tempo, la cucina è del tipo economico a legna, l'acquaio in pietra, i pavimenti consumati così come i marmi, vecchi lampadari pendono dalle travi in legno permeate dai ricordi delle famiglie che si sono alternate nel lungo cammino di questa dimora risalente, nel modo in cui si presenta ora, a fine settecento.Nei pressi della dimora vi sono i ruderi del castello di Tricase, soltanto nel 1099 è documentato per la prima volta, la cui metà fu donata dagli Aldobrandeschi al vescovo di Massa Marittima. Il castello è citato in un documento risalente al 1316, che lo indica come proprietà della nobile famiglia senese dei Sergardi, il borgo attuale si sviluppa intorno e ne faceva parte.
Donatella ci porta nel giardino dove un glicine dal tronco enorme (fiorisce tutto l'anno!) domina il prato che si stende come un tappeto sotto le scale della dimora, come si vede dalla foto iniziale sono diversi gli edifici che fanno parte del borgo, ma quelli conservati e fruibili sono solo quelli centrali in cui abita la Sig.ra Donatella.Ovviamente abbiamo visto soltanto una piccola parte del complesso, quella a piano terra, si passa da una stanza all'altra con una serie di corridoi e di stanze, ognuna con i suoi vecchi soprammobili, documenti, stampe, insomma: la parte vissuta giornalmente, molti altri "tesori" saranno sicuramente presenti nelle altre stanze, nella torretta, nella chiesa. Ammiriamo comunque una importante collezione di animali imbalsamati, una composizione di scherma e spada e tante altre piccole cose che catturano la nostra vista e curiosità.C'è anche un'altra singolare caratteristica del borgo:I fossili di MontebamboliNel 1871 nei banchi di lignite di Montebamboli vennero rinvenuti i primi resti fossili di una specie fino ad allora sconosciuta, cui venne dato il nome di Oreopiteco di Montebamboli (Oreopithecus bambolii). Nel 1884 invece venne descritto un altro fossile ritrovato nelle ligniti, Anas lignitifila (un Anatidae, poi ribattezzato Bambolinetta lignitifila nel 2014).Ci congediamo con Donatella in quanto siamo vicini all'ora di pranzo e dobbiamo trovare un posto dove fermarci a mangiare qualcosa all'aperto, opteremo per il parco della Marsiliana, altra bella strada di cui vi racconterò in futuro, in questo video troverete il percorso ed alcune altre immagini scattate durante la giornata.Cliccando sull'immagine sotto sarete invece rediretti ad un album fotografico di Montebamboli.
Riferimenti dove non lincati presi da Wikipedia.Buona strada da myR80GS.