L'espressione si riferisce ad un errore apparentemente casuale, bizzarro o privo di senso (inclusi errori linguistici e vuoti di memoria) che, secondo la teoria freudiana, il soggetto compie sull'impulso di un'istanza inconscia e che diventa il canale per esprimere pensieri che altrimenti la censura, legata alla coscienza, rimuoverebbe.
Secondo Sigmund Freud, nella sua teoria psicoanalitica, esso non è casuale, ma rappresenta la manifestazione di un desiderio inconscio che affiora e trova così soddisfacimento. È questo il celebre lapsus freudiano. Il lapsus freudiano è un fenomeno psicologico che prende nome da Sigmund Freud, il quale lo descrisse per la prima volta (chiamandolo Fehlleistung o parapraxis) nel saggio Psicopatologia della vita quotidiana (1901).
Come nel caso dei motti di spirito o dei sogni, Freud sostiene che i contenuti che l'inconscio esprime attraverso i lapsus siano, in generale, di natura sessuale, sebbene questo non sia sempre evidente dal loro contenuto apparente. Come per gli altri casi di manifestazione dell'inconscio, la comprensione del significato di un lapsus può essere perseguita per mezzo della psicoanalisi.
Inviato da: dalianeraw
il 02/11/2009 alle 16:40
Inviato da: ssm71
il 16/03/2009 alle 13:29
Inviato da: lo_snorki
il 16/03/2009 alle 12:49
Inviato da: ssm71
il 16/03/2009 alle 10:15
Inviato da: sandyy
il 13/03/2009 alle 17:45