My life As Valentina

devo essere matura....devo essere matura....devo essere....matura.


Eh si, devo pensare da persona matura. A quasi 25 anni, con un marito accanto, non posso permettermi di fare ragionamenti da adolescente. Questo week l'ho passato praticamente da sola. venerdì sera matt è andato a lavorare alle 19.30 ed è tornato sabato mattina alle 6.30.. ovviamente ha dormito tutta la giornata, finchè non è tornato a lavorare alle 19.00 e tornando la domenica mattina alle 12.30, dormendo di grosso fino all'ora di cena! ho stentato a dormire queste due notti, non sentendo la sua presenza vicino, mi sono sentita estranea in questa casa senza di lui. non mi sento a casa mia. e non lo penso a caso, me lo hanno detto eri sera a tavola. io ho sempre amato i gatti e scherzando ho comunicato che mi sarebbe piaciuto tenere un micetto. mi hanno risposto le due "signore" (mia suocera e la nonna) dicendomi no a priori. io ho risposto ridendo, dicendo che questa era anche casa mia. ma loro invece di ridere, hanno risposto "QUESTA NON E' CASA TUA, QUI DECIDIAMO ANCORA NOI." e a seguire frecciatine su frecciatine sul mio conto. mio marito affianco a me, mi lanciava occhiate di soppiatto e mi ha preso la mano sotto al tavolo, per incoraggiarmi a lasciar perdere. a questo punto se non è casa mia, potrò pur evitare di fare i lavori in casa e di sistemare la camera di mio cognato, no? evidentemente no, perchè il mio aiuto fa comodo in questa casa, e io non ho ancora sentito dire un grazie da nessuno. non pretendo una medaglia al valore, non pretendo che usino il mio sangue per benedire il mio passaggio... mi accontento di un semplice grazie. 6 lettere, ma di grande significato. oggi a mezzogiorno è venuto mio cognato a pranzo con la sua scaricatrice di porto, e ha chiesto a mio marito di prendersi 2 gg di ferie x andare a lavorare con lui. praticamente va a trebbiare i piselli, quello che in conclusione ha fatto in questo week. quando ho sentito così, mi è crollato il mondo addosso. ho visto come in un flash back, questo week ripetuto per un mese (la durata di questa trebbiatura) e mi sono sentita male. ho guardato mio marito, con la delusione stampata in faccia e gli ho chiesto cosa vuol fare. lui d'altronde pensa ai soldi che guadagnerebbe per noi alla fine. ma io? che ruolo dovrei giocare in questa relazione? la moglie che attende impaziende il ritorno del marito, stanchissimo da lavoro, tutto unto dal murcio della trebbia, senza mai avere un attimo di intimità con il mio uomo? perchè però ho nel cuore questa continua frase che mi martella il cervello "e tu, matteo, quando avresti un pò di tempo da dedicare a tua moglie?".. mi sembra di tornare single... sola, senza neanche l'appoggio della sua famiglia per indorare un pò la pillola... però devo pensare da persona matura, pensare che lo sta facendo anche per il nostro futuro...