Carpe diem

Riflessione del giorno


 
A volte sono presa da particolari pensieri. Noto che la mia mente vaga repentinamente da un'immagine all'altra, scrutando in dettaglio ciò che percepisce. In questi giorni sono particolarmente presa da una situazione strana. Conosco persone che vivono come vittime, fanno le vittime, sanno di esserlo, si lamentano per esserlo, e non fanno nulla per cambiare. E la cosa assurda è che queste non si rendono conto che CIASCUNO è ARTEFICE DI SE STESSO, OGNUNO COSTRUISCE IL PROPRIO FUTURO RACCOGLIENDO CIò CHE HA SEMINATO. Mi dispiace asserirlo, ma odio le persone deboli, quelle che vogliono essere compatite, quelle che non dicono BASTA al non plus ultra dell'inettitudine, della mestizia e della sofferenza. Io credo che la VITA DEVE ESSERE VISSUTA COME UN'OPERA D'ARTE (D'Annunzio docet), dedicarsi con passione e dedizione ad ogni sua espressione e manifestazione. Bisogna esistere con trasalimento, eccitazione, camminare sul sentiero della vita con felicità delirante. Non bisogna respingere la gioia vitale. Essere al mondo senza percepire con coinvolgimento  significa non vivere realmente,  fino in fondo. Amare la vita, contornarla di momenti di semplicità insormontabile e di attimi indimenticabili, questo è, secondo il mio personalissimo giudizio, il giusto connubio per affrontare ciò che ci si pone davanti.  Gioire, soffrire, esultare, patire, rallegrarsi, dolersi sono tutti elementi di una vita che deve essere presa così com'è, in tutte le sue mille sfaccettature, nelle sue sfumature millecolori che la rendono davvero unica. E non importa se ciascuno di noi è spesso "pedina" di una realtà bizzara e altanelante, fondamentale più di ogni altra cosa è sapere di ESSERE E  DI ESISTERE.