Carpe diem

Ritorno a Combray


Dopo un'estate strana e inaspettata, mi ritrovo nuovamente a vivere le emozioni autunnali in un paesino dell'Alto Adige. Mi chiedo se mai mi ambienterò in questo piccolo mondo, fatto di tradizioni così lontane dalle mie. In verità, ambisco ad altre mete perchè, sinceramente, vivere in una realtà così lontana dalla mia non mi entusiasma minimamente. Qui tutto è sempre uguale, stessi luoghi, stesse persone...non c'è mai tentativo di rinnovamento. Mi sento tanto Marcel Proust quando tornava a casa, nella sua cara Combray, con la differenza che qui, in fondo, non c'è nulla di caro. C´è chi mi ha detto: "Non preoccuparti, incontrerai un bel altoatesino che ti farà perdere la testa." Io, solo al suono di quelle parole, provavo timore e pregavo che ciò non accadesse MAI!!!!! (Fortunatamente il fato è stato con me benevolo e mi ha dato la possibilità di fare incontri MOLTO più interessanti.) Che ci devo fare se io mi sento ITALIANA dentro e fuori??? Qui mi sento un pò in esilio...in un luogo quasi tedesco che mi stranisce sempre più. Io amo la città, il movimento, il clima mediterraneo, il cibo genuino (e che dire della pizza???). Spero tanto che il luogo dove vivrò in futuro abbia queste caratteristiche, altrimenti....Se guardo il mio recente passato, osservo con stranezza le cose che mi sono capitate e che mi hanno letteralmente cambiato la vita. È proprio vero quando meno te lo aspetti si presentano situazioni nuove che vivi sempre con un pò di stranezza. Il mio destino mi continua a chiedere di vivere la mia esistenza con passione e anche un pò di improvvisazione. Certamente i progetti non mancano, ma devo ancora pazientare un pò affinchè i miei sogni si realizzino concretamente. Le basi ci sono tutte, ciò che devo fare è soltanto impegnarmi affinchè tutto quello in cui ho sempre sperato si avveri.