Pc Magazine

Nella cosiddetta browser war è Opera la prima a scendere in campo con una nuova versione del proprio software, Opera 9.
Firefox 2.0 ha raggiunto da poco la versione Beta 1, mentre Internet Explorer 7 è in Beta 3, almeno per Windows XP SP2. Ma non siamo qui per fare un confronto con prodotti ancora in lavorazione, ma per offrirvi una first look di un software che svolge bene il suo lavoro e può essere un’alternativa valida a Internet Explorer, molto utilizzato ma sempre troppo vulnerabile. Questa non vuole essere una recensione approfondita del browser in tutti i suoi aspetti, ma un piccolo sguardo alle novità più lampanti che un utente casuale può incontrare con un utilizzo normale e non intensivo.
Opera 9 è un browser assolutamente gratuito - scaricabile dal sito web Opera.com - che introduce alcune novità interessanti, come il supporto al sempre più diffuso BitTorrent e agli Widgets, piccole e utili applicazioni che vedremo anche sul nuovo Windows Vista, ma che nascono come Gadgets sul sistema Apple Mac OS X.
Il browser supporta appieno i Feed RSS e vi permette facilmente di importare/esportare i preferiti dal vostro browser precedente. L’interfaccia può apparire molto simile a quella di Firefox e Internet Explorer, ma non è esente da pecche.
Innanzitutto notiamo come le frecce dedicate allo spostamento di pagina, ovvero quelle che vi portano avanti e indietro nelle pagine visitate, non integrano nessuna cronologia in stile Firefox, molto comoda se vi interessa tornare a una pagina visitata in precedenza. La cronologia è presente, tuttavia bisogna tenere premuta la freccia e aspettare che appaia. È una buona cosa che ci sia questa caratteristica, ma personalmente ritengo più rapida e funzionale quella del browser Mozilla.

Palladium - NGSCB - la situazione

Navigando in rete vediamo molta confusione su questo argomento. Fine della libertà, i Peer to Peer non funzioneranno.... no, niente di tutto questo. Come potete vedere un programma come eMule, accerrimo nemico della legalità in rete, funziona. Tuttavia, non possiamo esimerci dal ricordarvi che scaricare materiale protetto da copyright è assolutamente illegale.
Noi rimaniamo a quanto pubblicato nel Luglio 2005: "Microsoft ha deciso di non implementare in Longhorn - nome in codice di Vista - il supporto Palladium per le controverse funzionalità di interfacciamento con l´hardware del trusted computing. Questo significa che produttori di contenuti e fornitori di servizi non potranno con l´hardware costringere la gente ad utilizzare certi programmi per l´interoperabilità, né potranno impedire di eseguire operazioni di reverse engineering o di alterazione del software sul proprio computer".

Palladium, che è stato denominato NGSCB, non è quindi al momento integrato in Windows Vista. Le ultime notizie parlano di una probabile integrazione in Vista tramite un Service Pack, in una data che ancora ci è oscura. Ma vi ricordo che Palladium non sarà solo software, ma anche hardware supportato tramite le tecnologie di sicurezza "LaGrande" di Intel e "Presidio" di AMD.

Los Angeles - Un tempo la sfida contro Napster, adesso contro iTunes: eMusic mira
a diventare il più grande competitor di Apple nel mercato della musica digitale,
grazie ad un'offerta di MP3 interoperabili e privi di lucchetti DRM per
la protezione dei contenuti audio.
"I nostri MP3 funzionano con qualsiasi lettore, gli utenti scaricano dal servizio
e le canzoni sono davvero di loro proprietà", hanno detto i portavoce di eMusic
durante la presentazione del nuovo servizio di jukebox online, che prevede il
pagamento di un abbonamento mensile per
il download di 40 brani in formato compresso.

l catalogo di eMusic, incentrato sulla musica indipendente e su artisti "classici",
offre circa un milione di brani: "Niente trucchi, niente inganni",
si legge sul sito del servizio, "una volta scaricato, il brano funziona dappertutto
e non ci sono DRM". L'azienda pensa che i sistemi di protezione dei
contenuti siano una tecnologia non indispensabile
, capace d'avere un impatto negativo sugli audiofili.
La maggior parte delle etichette discografiche che vendono canzoni attraverso eMusic,
forti di un numeroso seguito d'utenti ben fidelizzati, seguono il pensiero di Pakman.
"Non capisco perché le major siano così ostinate nella promozione delle tecnologie DRM",
ha detto Jim Sturgeon, direttore dell'etichetta di musica classica Naxos.
"Non solo i DRM sono protezioni scardinabili persino da un bambino", ha spiegato,
"ma sono semplicemente uno spregio nei confronti degli utenti: equivalgono a non riporre
fiducia nei consumatori".

A pochi giorni dalla conferma che sui nuovi Macintosh con CPU Core Duo è effettivamente possibile installare Windows Xp comparsa in rete la procedeura, con una relativa traduzione italiana.
A metà Marzo due smanettoni si sono aggiudicati 14 mila dollari offerti dal sito OnMac.net : una volta verificata e analizzata la procedura il sito web si è trasformato in una preziosa risorsa per chiunque è interessato a come montare Xp su iMac, MacBook Pro o Mac mini.
Su OnMac.net infatti è disponibile non solo il bootloader, il software che permette l' avvioe la gestione dei due sistemi operativi sui Mac-Intel, ma anche un wiki con informazioni utili per sviluppatori e utenti, al momento quelli più arditi e tecnicamente ferrati.