the coldest days

THE POWER OF LOVE


Tatiana camminava per le stradine del paese, sotto una pioggia battente, con lo sguardo assente, incurante della gente che incuriosita la guardava fradicia di pioggia, mentre i capelli che gocciolavano sul viso la rendevano ancora più affascinante. Tatiana a 50 anni era una fortezza inespugnabile, la vita l'aveva resa fredda come ghiaccio, diffidente e selettiva. Gli anni le avevano rubato tanto e regalato quasi niente. Lei lo sapeva ma non mollava. I suoi occhi una volta belli e luminosi, nascondevano tanta tristezza e solitudine. Continuava a camminare a passo svelto, quando nella semioscurità notò un giardino. Gli alberi spogli, era un posto grigio, senza vita, in mezzo una fontana senz'acqua, vicino al muro, quasi in fondo al giardino notò una statua. Era grigia, polverosa, consumata dal tempo e di una tristezza infinita. Si accorse però che il volto , raffigurante un cavaliere, o forse un principe era bellissimo. Le guance magre, la bocca carnosa, gli occhi, oh quegli occhi....così simili ai suoi: tristi e profondi. Indugiò ancora un momento, e promise a se stessa che sarebbe tornata un giorno a far brillare quegli occhi. Non era un bel periodo per lei... chissà cosa avrebbe potuto fare per aiutare la statua. Il sole provava ogni giorno con i suoi raggi a scaldarla e farla sorridere ma senza ottenere alcun risultato. Anche la luna, ogni notte, provava con la sua luce argentea a rassicurarla, inutilmente. Il cancello era chiuso e nessuno era in grado di oltrepassarlo. Tatiana aveva avuto due settimane di lavoro intenso, ma aveva trovato sempre il tempo di pensare a quel giardino. La sera scendeva velocemente sulla città, Tatiana camminava a passo svelto per le viuzze umide e vuote, stava oltrepassando il cancello, quando qualcosa la distolse dai suoi pensieri, si voltò e vide il giardino, si fermò, si avvicinò, appoggiò le sue mani al cancello e questo si aprì. Entrò in punta di piedi e si guardò attorno...avanzò lentamente verso la statua e le si fermò davanti, guardandola negli occhi, sentì un tuffo al cuore..le mani da gelate come erano diventarono calde e tutto cominciò per incanto a cambiare. Gli occhi si incrociarono di nuovo e in un attimo il giardino si colorò di rosa, di azzurro, di verde, di giallo, di rosso...tutti i colori dell'arcobaleno. Nella fontana tornò a scorrere l'acqua, nel prato sbocciarono i papaveri e i fiordalisi, gli uccelli, muti per tanto tempo, tornarono a cinguettare. La statua di marmo si materializzò in uno splendido principe, scese dal piedistallo, prese per mano Tatiana ed iniziò la vita. Tatiana danzò a lungo, intorno alla fontana e sotto la luce invidiosa della luna. Al mattino il principe le si avvicinò, la baciò a lungo, con dolcezza, con amore, con passione e guardandola con occhi innamorati le sussurrò: " sarò tuo per sempre". Il cancello del giardino si chiuse dietro al loro amore.