Pensieri e parolacce

Angeli oscuri 4


Come da dietro una cascata Park vide il gatto divenire più grande, lo vide enorme e da un profondo gorgoglio nacque una rauca risata.- Sono pazzo, completamente pazzo!!!- pensava. Gli scarafaggi e le blatte che sentiva scorrergli sotto pelle non erano niente rispetto a quello che provava in quel momento. L'essere che era stato un gatto ora rimaneva chino ripiegato su se stesso con la testa e le braccia tra le gambe piegate.Con un solo balzo l'ombra gli fu a fianco ma tra le lacrime il muco le petecchie e la poca luce Park non riusciva a mettere a fuoco, ma sentiva il suo respiro, e il suo alito che era, se possibile, ancora più pestilenziale del suo.Non potendo vedere bene Park decise di chiudere gli occhi e si raggomitolò su se stesso sperando che qualunque cosa dovesse succedere accadesse in fretta e senza troppo dolore. Se avesse potuto sarebbe corso via, ma il suo corpo non rispondeva ai suoi comandi e le sue mani si piazzarono sulle orecchie mentre il mento si appoggiava al collo, quello era ciò che sapeva fare per difendersi.