Pensieri e parolacce

Angeli oscuri 6


Park emise un fiotto d'urina mentre guardava quell'angelo che gli proponeva la salvezza e che si offriva di aiutarlo.Tutto in lui si rilassò, tendini e quel poco di muscoli che aveva, un senso di calore lo avvolse mentre lei gli prendeva la mano e lo alzava.Una luce bianca gli esplose nei pensieri e si abbandonò a quell'abbraccio che lo sosteneva sicuro. solo uno strano odore sgradevole stonava con quell'idilliaco sogno nel quale si trovava.Gli pareva di essere su un prato d'erba con una piccola collina sulla quale svettava un cipresso, una donna bellissima dai lunghi capelli scuri lo chiamava da sotto l'albero.Con la mano lo esortava ad avvicinarsi e lui forte, giovane e bello come non era mai stato nella realtà correva nudo verso quel richiamo.- Park, Park, vieni... - diceva con melliflua voce, un canto da sirena dal quale egli non poteva esimersi accondiscendente.Si abbracciarono, si baciarono le loro lingue si intrecciarono, le labbra premettero forte le une sulle altre. Un calore pulsò  intenso nel petto di Park, un calore che parve raggiungere come un fiume il cuore, e dal cuore andava al collo dove lei lo sfiorava con la lingua, e poi alla mano che nel sogno non era più ferita.Che splendide emozioni, tanto splendide e reali che Park si eccitò come da molto tempo non riusciva. Un'erezione potente, virile che svettava nel sogno e nella realtà. Lei lo accarezzò sul membro e per un attimo quel fiume di calore parve affluire nel di lui basso ventre.Lui sentiva che anche lei era eccitata, e allungò una mano verso il pube aperto di lei e lo sentìbagnato e iniziò a sollecitare il clitoride irrorato e turgido.