Pensieri e parolacce

SUDORE


Nadine era tutt'uno con la foresta i suoi sensi captavano ogni cosa, vedeva da dove sparavano i nativi che si muovevano continuamente. Finalmente vide il fuoco di risposta di un cacciatore, una freccia esplosiva saettò dalla jungla verso la collinetta difesa dai partigiani Emirom.Fenice si spostò direttamente dietro a dove presumeva il cacciatore Rahal si trovasse. Percorse un semicerchio tenendo lo sguardo e la sua pistola ad aghi costantemente sulla posizione. Un impercettibile movimento delle foglie fece contrarre il braccio di Fenice che istintivamente intuendo che il nemico fosse lì, premette il grilletto tre volte.I tre aghi volarono verso il fogliame senza  rumori a sovrastare gli altri sviluppati dal combattimento. Dopo pochi secondi un urlo gutturale sgorgò dalla gola, uno dei due cacciatori si alzò tremando e la balestra gli cadde dalle mani. Il proiettile inserito nella scanalatura di lancio colpì il terreno ma non esplose.Nadine si spostò come il vento, mentre il cacciatore morente si tratteneva la gola non riuscendo a respirare. Si voltò verso Nadine e alzò il braccio vuoto mentre le ginocchia si piegavano e il suo busto si sbilanciava in avanti. Ogive di piombo gli maciullarono la schiena e lo smembrarono gettandolo a terra.