Un vagito lontano si spense e alla velocità del lampo una cometa in un'altro universo sfrecciò velocissima verso un sole. L'impatto fu tremendo e il sole eruttò un fiotto di lava volteggiante, dal lato opposto mentre veniva sbalzato dal proprio asse.Poi il buio, un paio d'occhi castani con un taglio lievemente a mandorla si aprirono, e un filo di saliva scivolò dall'angolo destro della bocca. Un gorgoglio e un borborismo si sussegguirono in rapida successione come una coppia di amanti in un prato. Dolcemente un tovagliolo deterse la bava e lui alzò gli occhi su di lei vestita di bianco ed improvvisamente il membro gli divenne turgido e le gridò ripetutamente che voleva un bacio. Lei sorrise e gli passò una mano tra i capelli. I denti erano splendidamente regolari grandi e lucenti, e le labbra incornicavano di rosso quella splendida bocca come una cornice perfetta in un quadro di Van Gogh.Gli occhi si richiuserò e lui ripiombò volontariamente nel buio. Un urlo in sottofondo e un lampo di una supernova nell'infinito vuoto dello spazio.Nessuno lo sapeva ma Marco vedeva Dio, lo conosceva e poteva essere dovunque nel multiverso al suo fianco perchè Dio era tutto. Lui lo sapeva, conosceva il grande segreto del cosmo e dell'esistenza, ma nessun uomo mortale lo avrebbe mai saputo.Marco era affetto dalla sindrome di down e per lui perdersi sulle ali della mcreazione assieme alla suprema volontà era un normale sogno. Ogni volta che chiudeva gli occhi e lo desiderava poteva farne parte.L'infermiera lo bacio sulla fronte, Marco ebbe un orgasmo ed eiaculò. Molto lontano da lì un universò si generò in una bianca esplosione ...
URLO NELL'INFINITO
Un vagito lontano si spense e alla velocità del lampo una cometa in un'altro universo sfrecciò velocissima verso un sole. L'impatto fu tremendo e il sole eruttò un fiotto di lava volteggiante, dal lato opposto mentre veniva sbalzato dal proprio asse.Poi il buio, un paio d'occhi castani con un taglio lievemente a mandorla si aprirono, e un filo di saliva scivolò dall'angolo destro della bocca. Un gorgoglio e un borborismo si sussegguirono in rapida successione come una coppia di amanti in un prato. Dolcemente un tovagliolo deterse la bava e lui alzò gli occhi su di lei vestita di bianco ed improvvisamente il membro gli divenne turgido e le gridò ripetutamente che voleva un bacio. Lei sorrise e gli passò una mano tra i capelli. I denti erano splendidamente regolari grandi e lucenti, e le labbra incornicavano di rosso quella splendida bocca come una cornice perfetta in un quadro di Van Gogh.Gli occhi si richiuserò e lui ripiombò volontariamente nel buio. Un urlo in sottofondo e un lampo di una supernova nell'infinito vuoto dello spazio.Nessuno lo sapeva ma Marco vedeva Dio, lo conosceva e poteva essere dovunque nel multiverso al suo fianco perchè Dio era tutto. Lui lo sapeva, conosceva il grande segreto del cosmo e dell'esistenza, ma nessun uomo mortale lo avrebbe mai saputo.Marco era affetto dalla sindrome di down e per lui perdersi sulle ali della mcreazione assieme alla suprema volontà era un normale sogno. Ogni volta che chiudeva gli occhi e lo desiderava poteva farne parte.L'infermiera lo bacio sulla fronte, Marco ebbe un orgasmo ed eiaculò. Molto lontano da lì un universò si generò in una bianca esplosione ...