tra magia e mistero

Elfi parte I


Nell'immaginario degli uomini, la storia degli Elfi è alquanto tormentata: nascono come divinità, decadono al rango di creature tra il grottesco e il malvagio, divengono i figli prediletti degli dei con Tolkien, invadono i giochi di ambientazione fantasy e infine rappresentano un ideale di vita...«Su due sedie sormontate da un baldacchino di rami viventi. sedevano fianco a fianco Celeborn e Galadriel. Si alzarono ad accogliere gli ospiti, secondo l'usanza degli Elfi. Erano molto alti, e la statura della Dama pari a quella del Signore; i loro volti erano gravi e belli. Le vesti bianche, e i capelli della Dama di un oro intenso, e quelli del Sire Celeborn d'argento. lunghi e lucenti, nessuna traccia d'età. salvo forse la profondità dei loro occhi, penetranti come lance, eppur impenetrabili, abissi di arcaici ricordi.»JRR Tolkien. il Signore degli Anelli, La Compagnia dell'AnelloI Sidhe (pronuncia Shee) sono il popolo fatato delle leggende celtiche con cui l'epopea elfica ha inizio La loro origine affonda in un mito ancora più antico, quello dei Tuatha De Danaann (la tribù della Dea Danu). la seconda delle popolazioni che occuparono l'Irlanda nel mito: fu il popolo che, grazie all'uso delle arti magiche, conquistò la supremazia sui fir Bolg. I Tuatha De Danaann arrivarono dal cielo avvolti in una nube con i loro quattro tesori magici: la Pietra del Destino, la Lancia di Lugh, la Spada di Danu il Calderone di Dagdha. Nonostante i poteri dei Tuatha, i successivi invasori, i Milesi, avranno poi la meglio. ma il rispetto per il nemico sconfitto e per la sua sapienza magica è tale, che i vincitori canteranno le gesta del popolo che li ha preceduti nel dominio dell'Irlanda, conferendogli un alone di divinità. I re Tuatha assurgono al ruolo di Dei, i Tuatha sono riconosciuti come un popolo permeato dalla magia. È così che nasce faerie, il luogo magico in cui i Tuatha, da ora riconosciuti come i Sidhe, si ritirano per ricomparire di tanto in tanto con le più svariate motivazioni (andare a caccia. danzare sotto la luna, rapire un bambino...). È una sorta di paradiso pagano, in cui i guerrieri combattono per rinascere dopo la morte, e vivono tra banchetti e divertimenti.