tra magia e mistero

LA NECROMANZIA parte I


La necromanzia è l’arte esoterica di interpellare i defunti per predire il futuro, comunicare con le anime disincarnate per fini di divinazione. La praticavano i babilonesi, gli egizi, gli ebrei (di nascosto poiché era proibito dalla bibbia), i greci e i romani. E la praticano i medium che fanno le sedute spiritiche.L’origine etimologica della parola deriva dal greco ed è composta da due parole che significano “morto” e “divinazione”.Coloro che praticano questa arte magica sono detti negromanti e cercano di mettersi in contatto con i morti per ottenere attraverso essi la conoscenza di eventi futuri o altri poteri speciali. La pratica della negromanzia è stata spesso associata nel medioevo alla malvagità, alla magia nera e all'adorazione del diavolo. Bisogna però aggiungere che nel medioevo si cercava di demonizzare tutta la magia in ogni sua forma.Secondo alcuni manoscritti di necromanzia ancor oggi conservati in alcuni musei europei, i rituali necromantici si effettuavano al chiaro di luna, pronunciando formule magiche in latino.Fonti storiche indicano la negromanzia come metodo di divinazione utilizzato anche dai persiani e pare che fosse molto diffusa anche in Caldea, Etruria e babilonia.