seconda stella

MISERICORDIA


Ciao a tutti e buona domenica... Ho appena finito di fare colazione e quindi ho anche finito di leggere il giornale...Mi è nuovamente apparsa sotto gli occhi la vicenda di Eluana e vi garantisco che ho letto l'articolo con le lacrime agli occhi.Non voglio fare discorsi moralistici, religiosi, politici o chissà cos'altro (come spesso invece sento fare)... Vorrei semplicemente scrivere i miei pensieri, così, nero su bianco, per cercare di metterci un pò di ordine...Mi chiedo se Eluana soffre, se può rendersi conto di cosa le succede intorno...I medici dicono di no ma chi lo può garantire?? Ne possono essere certi? E' una cosa dimostrabile?? E se avesse anche solo percezione di ciò che le è successo??Confido nella misericordia di qualcuno lassù per mettere fine alle sue sofferenze e a quelle dei suoi genitori... Ci si ostina a dire che la vita è sacra, che va sempre tutelata ad ogni costo. Vero: ma si deve avere anche l'umiltà di arrendersi, di alzare le mani e di non credersi Dio, di lasciare spazio alla morte. Credo soprattutto che ognuno di noi debba avere il diritto di scegliere come vuole vivere la propria vita, se attaccato ad una macchina o se dire basta. Credo fermamente nella libertà di scelta di ciascuno.A mio avviso non è vita se non posso disporre di me stessa: se una macchina respirasse per me, mangiasse per me, se non fossi capace nemmeno di andare in bagno, per me (e sottolineo per me), sarebbe preferibile morire.Non vorrei mai che un giudice, un medico, o un ammasso di fanatici decidesse al posto mio... La mia vita mi appartiene e devo poterne disporre come voglio.E trovo atroce pensare a quella povera donna distesa su un letto che si spegne un pochino ogni giorno, ad un padre che è costretto a questa agonia senza fine, che si vede suo malgrado costretto a sperare che questa volta sia l'ultima volta...Ci vuole rispetto per la sofferenza altrui e anche per decisioni e modi di vivere diversi dai nostri.