seconda stella

RICORDI


Che giornata strana oggi: piove e il nervosismo è piuttosto alto. Al lavoro una collega ha rotto le palle e oggi la mia pazienza è andata a farsi una passeggiata.Ma la cosa peggiore oggi è stata dover incontrare il mio quasi ormai ex marito per consegnargli i documenti per il divorzio. Non lo vedevo da tre anni, più o meno, e devo ammettere che non volevo vederlo. Sia chiaro, anzi chiarissimo, che ciò non è dovuto a rimpianti o a ripensamenti. Vederlo mi costringe a ricordare cose che mi fanno male, delusioni, silenzi e incomprensioni. Non abbiamo mai litigato, mai alzato la voce e persino il giorno in cui abbiamo deciso di separaci non c'è stata una parola fuori posto, sempre tutto maledettamente civile. Ecco forse mi manca anche questo: l'occasione di dire ciò che penso. Questo non l'ho mai potuto fare, nemmeno quando ho saputo che viveva con un'altra, un'altra che già c'era alla fine del nostro matrimonio. Certo ho anche io le mie colpe ma gli rimprovero di non avermi detto la verità, di aver lasciato che lo venissi a sapere, di non aver risposto alla mia domanda quando ne aveva l'occasione..Lo odio per essere stato vigliacco non per il tradimento. Lo so che può sembrare strano ma noi eravamo amici da una vita prima di essere fidanzati prima e marito e moglie poi:da amico avrebbe dovuto degnarmi della sincerità e invece niente. Ora ha l'ipocrisia di fare il gentiluomo, di ricordarsi del mio compleanno, di chiedermi come sto quando l'unica cosa che voglio io è dimenticarmi che esiste, dimenticare tutto ciò che è collegato a lui... Oggi sono stata vigliacca io: l'ho incontrato in un bar e sono entrata, gli ho detto ciao, gli ho dato i documenti e, con la scusa di una telefonata importante, me ne sono andata. Mi sento in colpa ora, mi sento come se mi fossi comportata male ma non sapevo davvero che altro fare. Che senso avrebbe avuto sedersi a bere un caffè? Non c'è possibilità di tornare indietro nè possibilità di tornare ad essere amici... Lui non mi conosce più, non sa chi sono diventata, come il dolore mi ha resa diversa. La donna che ero non esiste più. Se n'è andata 4 anni fa e non tornerà mai più quindi che senso ha fingere? Credo che abbiamo finto abbastanza. Ora basta. Voglio solo tornare dal giudice e farla finita una volta per tutte. L'ultimo sforzo, l'ultima volta che la sua strada si incontrerà con la mia.E poi sarò libera. Ma sarò mai libera da quelle ferite che mi porto dentro, da quelle ferite profonde di cui non parlo mai, di cui nessuno sa ? Da quelle credo di no.