Memorie

dieci agosto 19


 non ho mai preteso di vincere, io le vittorie le ho sempre osservate da lontano. Un po' come quei bambini che sono incollati con lo sguardo alla vetrina dei giocattoli. no, vincere no, non ho mai aspirato a tanto. ci sono persone vincenti dalla nascita, quelle si.  le riconosci subito, affrontano con brutale incrollabile sicurezza ogni episo­dio che la vita riserva loro, dalla gomma dell'auto bucata, alla perdita di un pezzettino di vita. non si scompon­gono, non si spostano di un millime­tro, hanno sempre una soluzione per tutto, fottuti vincenti. noiosissimi vincenti.poi ci sono quelli come me.quelli come me non possono vincere semplicemente perché non possono partecipare. sono esclusi direttamente dalla partenza, a noi ci è persino precluso quell'istante di speranza. il profu­mo di quelle fasi iniziali che ti regalano stille invisibili ma preziose di fiducia.osserviamo cadere una stella, e i nostri desideri rimangono strozzati in gola.se solo..se solo un giorno...se solo qualcuno si accorgesse di noi, delle nostre mani strette in pugni nascosti e serrati da fare male, si accorgesse dei nostri sguardi bassi e sognanti, di quel nostro modo di trapassare ciò che ci circonda senza lasciare traccia,noi lasciati cento volte che non smettiamo mai di innamorarci.