ci faccio o ci sono?

Post N° 2348


Negli ultimi giorni sono stata parecchio impegnata, si è sentita un pò di stanchezza, a dire il vero tanta; ho avuto tempo per pensare, per riflettere su quella che è la realtà in cui ci si ritrova a vivere, sulle cose che nn vanno, su quello che possono esser gli uomini e a cosa può portare il proprio interesse.Ho alternato questi momenti di sconforto alla voglia di fare e di non mollare che mi è stata accanto e che mi ha permesso di andare dritta come in treno senza lasciarmi troppi spazi vuoti.Oggi mi ero ripromessa di studiare, di arrestarmi un attimo, di riprendere in mano i libri.Non ci sono riuscita, forse x disinteresse, forse x i troppi pensieri, forse xchè più che stare dentro volevo star fuori e volevo poter essere con i ragazzi con i quali ho trascorso questi giorni, queste imprese, questi mesi.Son rimasta a casa e me ne son pentita, amaramente.Ho sentito quel senso di solitudine che capita quando i pensieri di non farcela son maggiori di quelli che ti inducono a fare, a farcela.Pensavo e ripensavo e mi dicevo che sarebbero stati pochi istanti e tutto safrebbe passato.La serata è volata via senza neanche accorgermene e si è conclusa con qualche lacrima da asciugare, data da una telefonata fatta x far star bene qualcuno ma che a me nn ha fatto poi questo gran bene.Ma questo giorno è ormai finito, si pensa a domani ai prossimi impegni, a tutto quello che ho da fare, a quello che si può fare, mentre senza arresto corrono via i giorni.