ci faccio o ci sono?

l'emendamento diventa un articolo della legge finanziaria ARS


La petizione “Chiediamo i danni a cosa nostra” ha ottenuto il suo primo grande successo; stiamo parlando dell’articolo 17 della finanziaria della Regione Sicilia. Questo articolo è l’obiettivo raggiunto dall’emendamento presentato dopo le firme all’Ars raccolte per la petizione.L’Art. 17 riguarda la Costituzione parte civile da parte della Regione Sicilia e recita:“Fermo restando il diritto della Regione e deglienti di cui all'articolo 1 della legge regionale 30aprile 1991, n. 10, di costituirsi parte civile neiconfronti di qualunque cittadino imputato di reaticonnessi all'associazione mafiosa, è fatto obbligoalle amministrazioni di cui sopra di promuovereazioni civili di risarcimento di danni quando siaintervenuta sentenza penale di condanna passata ingiudicato riguardante pubblici amministratori odipendenti delle amministrazioni medesime.” Per maggiore chiarezza vi portiamo in visione anche L’ articolo 1 della legge regionale 30 aprile 1991 n. 10“1. L'attività amministrativa della Regione Siciliana, degli enti, degli istituti e delle aziendedipendenti dalla Regione e/o comunque sottoposti a controllo, tutela e/o vigilanza dellamedesima, degli enti locali territoriali e/o istituzionali, nonché degli enti, degli istituti e delleaziende da questi dipendenti e/o comunque sottoposti a controllo, tutela e/o vigilanza,persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da criteri di economicità, di efficacia e dipubblicità secondo le modalità previste dalla presente legge e dalle altre disposizioni chedisciplinano singoli procedimenti.”Siamo ancora in attesa della mozione “Costituzione di parte civile della Regione  e  degli enti locali di sua pertinenza nei processi di mafia.”promossa da FLERES-D'ASERO-PAGANO-CASCIO-CIMINO-CONFALONE. Siamo felici del successo raggiunto e vogliamo condividere questo con chi ha firmato, con chi ha partecipato e ci ha creduto e ci crede.Abbiamo vinto la nostra prima importante battaglia, per vincere la guerra c’è ancora da lavorare, e tanto. Il nostro entusiasmo non si è certo placato, ma anzi, è cresciuto ancora di più dopo il grande successo conseguito. La petizione Chiediamo i danni a cosa nostra non si arresta e non si arrestano neanche le iniziative. Siamo felici di poter dire che i cittadini, i siciliani liberi, spinti dall’amore per la propria terra hanno fatto qualcosa per migliorarla