ci faccio o ci sono?

un tranquillo sabato con amici


Dovevo essere alle h 22 già a Palermo, sotto casa di Giulia e invece alle 21.50 stavo ancora  acasa. Impossibile arrivare in orario.Ancora più impossibile se si pensa che quando mi sono messa in macchina si è messo a piovere e più km facevo, maggiore era la pioggia.Ho avuto il mio primo attacco di panico dell'anno.E' stato inaspettato. La reazione fortunatamente è stata positiva, non ho mollato, non ho ascoltato le voci che venivano da dentro e che se avessero avuto la meglio mi avrebbero costretta a girare e tornare insietro.Lo volevo fare, decisamente si, gli attimi di smarrimento hanno la meglio sulla psiche a volte ma fortunatamente è andata.Mi son convinta che a una velocità minore, anche arrivando in ritardo, avrei potuto farcela, che non potevo certo arrendermi per così poco, che magari al ritorno tutto mi sarebbe sembrato solo un brutto incubo.Effettivamente è stato così.Sono arrivata decisamente in ritardo all'appuntamento e l'impatto con gli amici, le risate, la loro tranquillità, non è stato facile.Si, erano sensazioni che in quel momento non mi appartenevano.La ripresa fortunatamente è stata piuttosto facile; lepersone con cui ero sono fantastiche e riescono ad annullare i brutti pensieri anche con pcoo.Da lì apoco avremmo girato tre locali diversi.Prima tappa il Kalhesa. Abbiamo visto illocale dove fare la presentazione del libro di Piero Ricca. Continuavo ad osservare la gente che stava lì e non ero per nulla a mio agio. Mi autogiustifico dicendomi che non mi ero ancora ripresa del tutto dal viaggio.Usciti da là abbiamo raggiunto gli altri al Kubito, dall'altra parte della città.E' stata una serata tranquilla, piacevole, con persone che avevo proprio voglia di vedere.Son tornata a casa alle 4, soddisfatta della serata, di me e della costrizione che mi son fatta.