La città delle donne

12-12-1969


 Forse abbiamo troppi pensieri ,elezioni,crisi,ecc.Io volevo riflettere su un fatto storico che ha inciso su di me,quanto il crollo delle torri gemelle:la strage di Piazza Fontana.Questa estate sono andata a vedere “Addio anni 70” mostra a Palazzo Reale.Perplessa (forse è questo il motivo per cui non ho scritto un post)..... anche perché di quegli anni ho rimosso quasi tutto.Filmati e foto in b/n,la parte della mostra su cui mi sono soffermata.Sperimentazioni al limite dell’assurdo,scontri di piazza,la lotta armata.Arte che,certamente per mio limite personale,non capisco.Poi arrivo nel “salone delle cariatidi” e ci trovo gigantesca la tela “funerale dell’anarchico Pinelli” di Baj.La memoria corre..............L’anno scorso con mia figlia sono andata al cinema a vedere “Romanzo di una strage” di Giordana (classe 1950).Di questo regista ,che amo molto, sono films come “ I 100 passi” dedicato a Peppino Impastato,”La meglio gioventù” (bellissimo),”Quando sei nato non puoi più nasconderti”.Ore 16,37 del 12-12-1969,in Piazza Fontana c’ero anch’io,ero in centro con mia madre per fare gli ultimi acquisti.Un botto cupo..... “è una caldaia”...... mamma mi prende per il braccio e mi trascina lontano.....si ferma in Via Torino quando si cominciano a sentire le sirene delle ambulanze.Da quel giorno Milano non è stata più la stessa.Io personalmente ho imparato che nessun posto era sicuro e che si stavano preparando tempi bui.Durante la proiezione del film,Alice mi chiedeva sottovoce chiarimenti,eppure i miei figli sono cresciuti leggendo i giornali che giravano per casa,ma ci sono avvenimenti che cadono nell’oblio,sommersi dalla retorica di discorsi sterili,uguali tutti gli anni.Per la biblioteca scolastica dell’Itsos (scuola dove hanno studiato i miei figli) avevo portato materiale cartaceo,cassette e digitale, tutto per tenere viva la memoria.Quando penso a Piazza Fontana,penso a quattro bambini: uno di cui non ricordo il nome,che in quel salone della banca perse una gamba. In seguito alle indagini l’indagato anarchico Pinelli  perì “misteriosamente” caduto da una finestra lasciando due bimbe che non rividero più il loro papà. L’ultimo Mario Calabresi,figlio del commissario.Altro ricordo..... la rabbia quando scopro che le borsette che tanto mi piacciono  (Oxus)sono fabbricate da un signore che vive tranquillamente in Giappone e che molto probabilmente è l’autore materiale della strage: Delfo Zorzi.Passano gli anni e Sofri,Pietrostefani e Bompressi  (Lotta continua)vengono condannati per l’uccisione del commissario Calabresi.Mi chiedo il senso della giustizia di questo Paese che mette in croce gente come l’anarchico Valpreda,sostiene che Pinelli è caduto da una finestra causa malore attivo (??????) mentre Zorzi,Freda,Ventura ( Ordine Nuovo -fascisti)e molti altri andavano assolti.43 anni - 7 processi -depistaggi,prescrizioni,nessuna verità,questa è Piazza Fontana.Calabresi,come “sbirro” era a mio parere colui che era responsabile dell’operato dei suoi uomini.Passano gli anni......l’attore Luca Zingaretti alla TV legge alcune pagine di “Spingendo la notte più in là” libro scritto da Mario Calabresi. Finalmente mi rendo conto che forse la mia visione è “avvelenata” e che il 17 maggio 1972 alle ore 9,15 è stato ucciso un uomo, non uno “sbirro”.Il film di Giordana allarga la visione... la diciannovesima vittima di questa strage è il commissario,stritolato da poteri che tramavano per spingere l’Italia verso l’abolizione della democrazia.In quegli anni si combatté,a colpi di bombe e attentati, una guerra fredda come quel 12-12-1969.La maledizione di questo Paese “non passare il testimone della memoria” alle nuove generazioni,perdere pezzi del ricordo collettivo con il rischio che i fantasmi ritornino.