Il Corpo vivente.Facile iniziare la settimana quando si hanno ancora gli occhi pieni dell’emozione della veglia.Ma pare che in Parlamento,talvolta,sia così.Soprattutto quando accade qualcosa che cancella (quasi)tutte le differenze e le opposizioni,come negli ultimi minuti della seduta di sabato scorso durante il discorso di Laura Boldrini.Pare ci siano momenti in cui non importa in quale spicchio dell’emiciclo si sia seduti.Perché la Camera reagisce come un corpo unico,un corpo vivente percorso dalle stesse vibrazioni.Non più il corpo malato della vecchia politica che cerca di evitare gli sguardi indiscreti,ma un corpo sano,con un cuore che batte forte,irrorando sangue dappertutto.Mentre le mani applaudono all’unisono.Non più una “ola indignata”,ma un’onda di gioia che travolge anche chi,seduto nelle ultime file,non se lo aspettava proprio.Un’onda prima timida-perché sono in molti a voltarsi a destra e a sinistra per vedere chi applaude o meno -,poi sempre più indifferente ai pochi che non applaudono.E che si escludono da soli da quel “battito animale”.Un corpo unico,quasi mistico.Michela Marzano “Repubblica “del 18 marzo 2013