La città delle donne

SENZA MEMORIA


 Il 23 maggio 1992 un pezzo di autostrada a Capaci saltava in aria.Così in questi giorni mi sono rivista film che conosco a memoria ma che rivedo sempre volentieri.Film che parlano di legalità e di persone che per difenderla hanno pagato con la vita.La cosa terribile è che puoi morire a meno di trent’anni crivellato da proiettili o dilaniato dal tritolo.Il primo film è “Fortapàsc” di Marco Risi.Racconta la passione civile di Giancarlo Siani,promotore di iniziative, firmatario di manifesti d' impegno civile e democratico,giornalista prima nella redazione staccata del “Mattino” a Castellammare di Stabia poi nella sede centrale del giornale.Ragazzo impegnato politicamente,tanto da andare nelle scuole per parlare di legalità ,di camorra e commissioni tra politica e illegalità.L’ultimo articolo: “Nonna manda il nipote a vendere l’eroina” è uno spaccato del degrado morale esistente a Torre Annunziata e in alcuni territori del napoletano dove i “muschilli” vengono utilizzati per lo spaccio.Giancarlo verrà ucciso per ordine della camorra e della politica che condivideva con i primi interessi economico affaristici (leggi appalti).Aveva 26 anni e un bellissimo sorriso.Che cosa è il giornalismo? BELLISSIMO!!!Da che parte stare? Il secondo film è “ I cento passi” di Tullio Giordana (“La meglio gioventù”)Racconta di Peppino Impastato figlio di Luigi ,mafioso di Cinisi appartenente alla famiglia del capomafia Cesare Manzella.Peppino impegnato politicamente in Democrazia proletaria fonderà Radio Aut la Radio libera da cui lancerà i suoi dissacranti attacchi a Tano Badalamenti (Tano Seduto) nella rubrica “Onda pazza”.La mafia non perdona e inscenò un attentato dove Peppino (l’attentatore comunista) viene dilaniato dalla carica di tritolo che stava sistemando sui binari della ferrovia.Aveva 30 anni e certo non voleva essere un martire ma un uomo libero nella sua terra.Il finale Sabato sera ci sarà uno speciale dedicato a Padre Puglisi che verrà beatificato.Io non voglio parlare di lui come di un uomo di Chiesa ma semplicemente come uomo. Un uomo che ha seminato speranza nel quartiere del Brancaccio regno degli Spatuzza.A lui Roberto Faenza ha dedicato un film “Alla luce del sole" Altri nomi di chi ha dato la vita per la legalità:Ilaria Alpi, ricordata nel film “Il più crudele dei giorni” (di Ferdinando Orgnani)morta a Mogadiscio dove si trovava come  inviata del TG3.Una giornalista che in nome della legalità era sulle tracce di un traffico illecito di scorie tossiche dai Paesi industrializzati ai Paesi poveri africani usati come pattumiera in cambio di armi.Con lei muore anche il cineoperatore Miran Hrovatin.Ilaria aveva 33 anni e voleva fare la giornalista-giornalista come Siani.  Altri nomi : Mauro Rostagno giornalista al quale la figlia Maddalena ha dedicato un libro :”Storia di mio padre Mauro Rostagno”.Mauro Rostagno è ricordato ogni anno il 21 marzo nella Giornata della Memoria e dell'Impegno di Libera, la rete di associazioni contro le mafie, che in questa data legge il lungo elenco dei nomi delle vittime di mafia e fenomeni mafiosi.