La città delle donne

RIFLESSIONI SUL BULLISMO


"Quando si tratta di bullismo è difficile fare prevenzione, i confini sono fragili e i ruoli non sempre definiti. Phoebe Prince, ad esempio, conduceva la sua vita da 15enne in bilico tra l'avere fama di carnefice, la "puttana irlandese" ruba-fidanzati (se può chiamarsi "fama" quella di una ragazzina in un centro di 15mila anime come South Hadley, Massachusetts) e il sentirsi vittima della ferocia di altre ragazzine, bisognose come lei di un branco. Phoebe il branco non l'aveva. Si impiccò il 14 gennaio 2010. Il 3 maggio lo stato del Massachusetts adottava la prima legge anti-bullismo."Questo è un brano dell'articolo apparso su "DLa repubblica delle donne".Lettera di una vittima alla sua bulla di Kelly Lynn Parr.Di bullismo ho cominciato ad interessarmi negli anni 90,quando nessuno prendeva in considerazione ciò che stava accadendo.Oggi se ne parla,ma poco si previene.Ricordo una riunione nella scuola di mio figlio dove denunciai alcuni fatti a mio parere inquietanti,la risposta fu "Signora lei ha ragione,ma qui è necessaria la sensibilazione delle famiglie!"Io sono dell'idea che un ruolo importante lo deve avere la scuola,così come  organizza iniziative nella prevenzione delle tossico dipendenze.Certo in Italia ormai i soldi per investimenti sulla scuola non ci sono e sinceramente trovo gravissimo che nulla si faccia per un problema che coinvolge i nostri figli e nipoti.Come “nonna”ho deciso di acquistare “Generazione cloud”,perché anche se ad alcuni sembrerà strano mi sento sempre un’insegnante.Per capire la gravità della situazione (non per fare terrorismo psicologico)pubblico anche la storia di Carolina Picchio 14enne spinta al suicidio da un gruppo di bulli minorenni (il branco).Vi ricordate il ragazzo con i pantaloni rosa?In Libero ci fu una sorta di tam tam,ma si sa la notizia presto è schiacciata da mille altre notizie.Post 109 del 23 novembre 2012Essere genitori ai tempi di Smartphone e Tablet