Leggendo il post del 12 novembre di Giuseppe pubblicato sul blog “immagini dal mondo”,sono andata a ripescare due post che avevo scritto circa un mese fa,2 post dedicati a Putin. Il piccolo zar dagli occhi da faina,ha deciso di trivellare l’Artico,quel mare ghiacciato che racchiude nei suoi fondali 1/3 delle riserve di energia del pianeta.Uno sfruttamento che garantirà per decenni,notevoli guadagni a tutta l’economia russa e alle compagnie straniere che la coadiuveranno:la Shell,la Exxon,l’italiana Eni e l’Azienda di Stato Cinese.Si lavorerà in condizioni estreme (-40°,- 50°)ad altissimo rischio disastro ambientale.Approfittando della riduzione dei ghiacci che circondano il Polo,riduzione dovuta al riscaldamento terrestre,si andrà a trivellare utilizzando le nuove rotte del traffico navale che si sono create.Una fuoriuscita di greggio è una catastrofe a qualsiasi latitudine,ma nella zona artica avrebbe conseguenze disastrose e irreparabili.Nell’artico vivono una decina di popolazioni di diverse etnie,popolazioni nomadi che praticano e vivono di caccia, pesca e allevamento delle renne.Per anni hanno lanciato allarmi sull’inquinamento (dove la grande Russia ha stoccato le scorie nucleari???) e ora attendono l’ennesima invasione.Così il piccolo zar dagli occhi da faina ha sbattuto nella prigione russa di Murmansk i 30 attivisti di Greenpeace,bloccati a settembre.C’è un italiano tra loro:Cristian D’Alessandro.Rischiano 7 anni,anche se è decaduta l’accusa di pirateria,commutata in “atti di vandalismo”Rispondendo alla domanda di Giuseppe : le olimpiadi non dovrebbero essere giocate in Paesi dove la democrazia è pura utopia, ma abbiamo permesso che si giocassero in Cina e la diplomazia mondiale non ha scritto una sola riga sulla pena di morte (8000 esecuzioni all’anno nel 2006),o sull’invasione del Tibet o sulla strage degli Uiguri (popolazione di origine turca che viveva nell’odierna mongolia). Questa è una realtà su cui tutti noi dovremmo riflettere. Nessuno tocchi CainoDisastro ambientale nel golfo del MessicoDisastro ambientale Exxon Valdez
IL PICCOLO ZAR,prima parte
Leggendo il post del 12 novembre di Giuseppe pubblicato sul blog “immagini dal mondo”,sono andata a ripescare due post che avevo scritto circa un mese fa,2 post dedicati a Putin. Il piccolo zar dagli occhi da faina,ha deciso di trivellare l’Artico,quel mare ghiacciato che racchiude nei suoi fondali 1/3 delle riserve di energia del pianeta.Uno sfruttamento che garantirà per decenni,notevoli guadagni a tutta l’economia russa e alle compagnie straniere che la coadiuveranno:la Shell,la Exxon,l’italiana Eni e l’Azienda di Stato Cinese.Si lavorerà in condizioni estreme (-40°,- 50°)ad altissimo rischio disastro ambientale.Approfittando della riduzione dei ghiacci che circondano il Polo,riduzione dovuta al riscaldamento terrestre,si andrà a trivellare utilizzando le nuove rotte del traffico navale che si sono create.Una fuoriuscita di greggio è una catastrofe a qualsiasi latitudine,ma nella zona artica avrebbe conseguenze disastrose e irreparabili.Nell’artico vivono una decina di popolazioni di diverse etnie,popolazioni nomadi che praticano e vivono di caccia, pesca e allevamento delle renne.Per anni hanno lanciato allarmi sull’inquinamento (dove la grande Russia ha stoccato le scorie nucleari???) e ora attendono l’ennesima invasione.Così il piccolo zar dagli occhi da faina ha sbattuto nella prigione russa di Murmansk i 30 attivisti di Greenpeace,bloccati a settembre.C’è un italiano tra loro:Cristian D’Alessandro.Rischiano 7 anni,anche se è decaduta l’accusa di pirateria,commutata in “atti di vandalismo”Rispondendo alla domanda di Giuseppe : le olimpiadi non dovrebbero essere giocate in Paesi dove la democrazia è pura utopia, ma abbiamo permesso che si giocassero in Cina e la diplomazia mondiale non ha scritto una sola riga sulla pena di morte (8000 esecuzioni all’anno nel 2006),o sull’invasione del Tibet o sulla strage degli Uiguri (popolazione di origine turca che viveva nell’odierna mongolia). Questa è una realtà su cui tutti noi dovremmo riflettere. Nessuno tocchi CainoDisastro ambientale nel golfo del MessicoDisastro ambientale Exxon Valdez