La città delle donne

NOAH


                                       E’ evidente che non posso pretendere di dettare sempre legge nella scelta dei film.Democraticamente,escludendo i Vanzina e Neri Parenti,accetto anche le scelte di chi condivide questo mio amore per la settima arte.Così tra “Gigolò per caso” di Turturro e Noah di Darren Aronofsky,la scelta è caduta sul secondo film.In un passato che ricorda il dopo catastrofe nucleare,si sviluppa questa storia ecologico-religiosa.La morale:l’uomo consuma e distrugge,l’uomo va punito e la Terra lasciata ai soli animali.Noah è vegetariano,rispettoso della Madre Terra ridotta a una landa desolata a causa dei discendenti di Caino (che sono carnivori).Prima osservazione:l’anti divo Russell Crowe “immenso” nella sua struttura fisica,che non è forgiata dalla palestra ma da un sano evoluzionismo darwiniano,è perfetto nella figura di Noah.La storia dell’Arca (non quella dell’Alleanza che racchiude le tavole consegnate a Mosè e citata da Spielberg )la conoscete tutti,quindi vado oltre e utilizzo il database racchiuso nella mia scatola cranica per raccontare la creazione che nella cultura arcaica pre ellenista ( pelasgico),in quella Omerica e in molte culture è al femminile!La supremazia maschile subentrerà quando il territorio europeo verrà invaso dai popoli provenienti dall’est,uomini che utilizzavano il cavallo come mezzo di trasporto e conoscevano l’agricoltura e l’allevamento.Così le donne esperte di piante,di erbe,fonti di vita nel mistero della maternità e sciamane persero il loro potere schiacciate dal nuovo che avanza.La Dea Madre verrà sostituita da un Olimpo governato dal sesso maschile.La storia non è fatta di se e ma,però io mi chiedo......  e se fosse andata diversamente?