La città delle donne

9 MAGGIO


   giornata in memoria delle vittime del terrorismo. Tempo fa,aprendo il Sole 24 e scorrendo le varie notizie mi blocco su un titolo: “Come manipolammo il caso Moro”,l’articolo nasce da un’intervista fatta da Minoli per MIX24.Ammetto non ho mai amato i DC e ho seguito il caso Moro con fastidio.Ricordo che il giorno dopo il rapimento ci fu una grande manifestazione a cui io scelsi di non partecipare.Per passione storica,in seguito comperai alcuni libri,dove venivano prospettate varie verità.Cossiga,in quel periodo Ministro degli interni,non mi è mai piaciuto e il mio atteggiamento nella tragedia Moro non mi fa onore,detesti i bacia pile dimenticando che sono esseri umani.Ieri però sono rimasta basita,ancora una volta dei maledetti yankee hanno pensato di manipolare gli eventi perché Moro doveva essere la vittima sacrificale per far capire agli italiani cosa erano le Brigate Rosse.La frase che riporto : “Cossiga  capì subito che il problema non era solo legato alla “persona” Moro ,ma che doveva affrontare una crisi dello Stato,che avrebbe dovuto “stabilizzare” l’Italia”.“Fino alla fine ho avuto paura che liberassero Moro”.Oggi penso che dietro la Strage di Brescia,Bologna,Italicus..... ci sono sempre loro,i manipolatori della Storia,quelli che si sentono in diritto di dare le armi a Bin Laden per scacciare i Russi,armare l’Irak di Sadam,per controllare l’Iran loro ,solo loro dei maledetti yenchy.Loro sicuri di essere nel giusto hanno manipolato le dittature latino americane per i loro sporchi interessi.Questa intervista mi lascia con l’amaro in bocca e una volta in più mi rendo conto che nulla è ciò che sembra,però l’arroganza yankee è l’unica cosa che appare chiara. Dal Sole 24 h di martedì 1 ottobre 2013Lettera 43 La Repubblica 24 marzo 2014“In via Fani due agenti dei servizi,furono loro a sparare per coprire le BR”Non condivido quello che sostiene l’ex senatore  DS Pellegrino e lo scrivo con rammarico perché Pellegrino come presidente della commissione d’inchiesta sul caso Moro non può essere definito uno sprovveduto.Molti anni fa lessi “Trame atlantiche” scritto da Sergio Flamini parlamentare Pci dal 1968 al 1987 e componente delle commissioni parlamentari d’inchiesta: rapimento e uccisione di Moro/Loggia P2/ Antimafia.Anche se le BR definirono “i due cretini dell’Honda” ci sta che l’appartenere ai servizi non ti salva dall’essere cretino!Chi in punto di morte sente il bisogno di liberare la coscienza non può essere definito un millantatore, per lui spero una rinascita come vittima.Questa Repubblica Italiana ha troppe ombre,troppi scheletri nell’armadio e 36 anni di mezze verità sono veramente troppi.Ho sempre pensato che le BR fossero infiltrate dai servizi italiani e americani,anche se Moretti,  Balzerani e compagnia lo hanno sempre negato.Non so se il Colonnello Camillo Guglielmi è vivo,se la risposta è si, mi chiedo cosa vede la mattina riflesso nello specchio mentre si rade?Oreste Leonardi,Domenico Ricci,Raffaele Iozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi,questi sono i nomi dei servitori dello stato uccisi,erano gli uomini della scorta sacrificati sull’altare di Gladio? Il mio amatissimo Faber aveva ragione quando cantava: “Guerrieri che in punto di lancia dal suol d'Oriente alla Francia di strage menaste gran vanto e fra i nemici il lutto e il pianto davanti all'estrema nemica non serve coraggio o fatica non serve colpirla nel cuore perché la morte mai non muore.”Queste strofe le dedico ai "sicari dello Stato"                                    Gentilmente Alambicco ha registrato 2 lettere di Moro:ai figli, alla moglie.Questo post è il mio modesto contributo alle vittime di un periodo storico "opaco".