mi spella viva!!!Rischio!La mia primogenita manda a tutti noi (famiglia e amici) un diario di viaggio.Lo stile è quello di quando a 10 anni faceva l'inviata di fantasilandia.Se non avete ancora scelto dove andare in vacanza forse troverete qualche spunto. Viaggio in Francia"Dopo un lungo e complicato viaggio (non e' facile viaggiare con biciclette,tavole sul tetto e un navigatore che chiaramente ha delle tendenze alcoliste),finalmente sabato sera arriviamo nel Verdon...Ad accoglierci troviamo Jean-Pierre,Jean -Paul o Jean -Patrick..non ricordiamo (soprannominato per praticità Jean) che ci da' numerose dritte sul territorio.Domenica partiamo in esplorazione del lago di Santa Croce..armati di sup e pagaie,facciamo un bel giro del lago,scoprendo calette incontaminate dove fare il bagno.Io sembro un' inglese che sta facendo un safari:cappello,occhiali da sole,pantalocini,crema protettiva e maglietta.Ogni volta che attracchiamo in una caletta,mi sento uno di quei coloni che approda in una terra straniera!Finalmente verso le sei ,quando la maggior parte dei turisti è andata via,decidiamo di risalire il fiume, inoltrandoci con il sup nel canyon.Uno spettacolo meraviglioso si apre di fronte a noi. siamo soli,navighiamo in mezzo a due pareti altissime,piene di grotte,piante selvatiche e vegetazione incontaminata.Proseguiamo per un' oretta,passando di fianco a cascate naturali e spiaggette deserte...Arrivati fino alle rapide,non potendo più proseguire, facciamo retromarcia e,aiutati dalla corrente,torniamo velocemente al lago.Lunedì: giro di perlustrazione in macchina della valle,visita di suggestivi paesini provenzali (casette in pietra,persiane colorate ,fontana in mezzo alla piazza e un caldo torrido).Destabilizzati dalla temperatura, parcheggiamo la macchina lungo il fiume.Velocemente ci cambiamo e con un tuffo a bomba,ci buttiamo in una delle numerose piscine naturali create dal corso d'acqua.Il bagno è corroborante (per non dire che l'acqua è di un freddo bastardo!).ci asciughiamo sulle rocce,ci rivestiamo e ci dirigiamo verso Castellane.Castellane e' carina,ma piuttosto turistica.Il nostro obiettivo e' temporeggiare fino a tardo pomeriggio,quando il sole e' meno cattivo e noi possiamo lanciarci verso la nostra prossima avventura: la Strada delle creste...in bicicletta.Parcheggiamo lungo la statale,scarichiamo le bici e infiliamo il caschetto.Nb. questa strada mi e' stata originariamente descritta dal D come "suggestivo percorso di un paio d'ore, in leggera salita,con una vista panoramica".Già dalle prime pedalate mi rendo conto che trattasi di salita al 11%... Mi guardo intorno per non pensare alla fatica, e effettivamente la vista pazzesca mi distrae.Km e Km di valle con rocce a picco sul canyon che vanno dal rosa corallo al giallo senape,il tutto accarezzato dalla luce miele delle sei del pomeriggio.Grazie al cielo ci viene in soccorso un leggero venticello e,tra una bestemmia e una imprecazione,divoro l'asfalto,manco fossi Bartali.La storia insegna che,dopo ogni grande fatica,c'è sempre una discesa.Dopo l'ultimo tornante arriviamo in un punto panoramico.Siamo solo noi e una coppia di condor (
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mi spella viva!!!Rischio!La mia primogenita manda a tutti noi (famiglia e amici) un diario di viaggio.Lo stile è quello di quando a 10 anni faceva l'inviata di fantasilandia.Se non avete ancora scelto dove andare in vacanza forse troverete qualche spunto. Viaggio in Francia"Dopo un lungo e complicato viaggio (non e' facile viaggiare con biciclette,tavole sul tetto e un navigatore che chiaramente ha delle tendenze alcoliste),finalmente sabato sera arriviamo nel Verdon...Ad accoglierci troviamo Jean-Pierre,Jean -Paul o Jean -Patrick..non ricordiamo (soprannominato per praticità Jean) che ci da' numerose dritte sul territorio.Domenica partiamo in esplorazione del lago di Santa Croce..armati di sup e pagaie,facciamo un bel giro del lago,scoprendo calette incontaminate dove fare il bagno.Io sembro un' inglese che sta facendo un safari:cappello,occhiali da sole,pantalocini,crema protettiva e maglietta.Ogni volta che attracchiamo in una caletta,mi sento uno di quei coloni che approda in una terra straniera!Finalmente verso le sei ,quando la maggior parte dei turisti è andata via,decidiamo di risalire il fiume, inoltrandoci con il sup nel canyon.Uno spettacolo meraviglioso si apre di fronte a noi. siamo soli,navighiamo in mezzo a due pareti altissime,piene di grotte,piante selvatiche e vegetazione incontaminata.Proseguiamo per un' oretta,passando di fianco a cascate naturali e spiaggette deserte...Arrivati fino alle rapide,non potendo più proseguire, facciamo retromarcia e,aiutati dalla corrente,torniamo velocemente al lago.Lunedì: giro di perlustrazione in macchina della valle,visita di suggestivi paesini provenzali (casette in pietra,persiane colorate ,fontana in mezzo alla piazza e un caldo torrido).Destabilizzati dalla temperatura, parcheggiamo la macchina lungo il fiume.Velocemente ci cambiamo e con un tuffo a bomba,ci buttiamo in una delle numerose piscine naturali create dal corso d'acqua.Il bagno è corroborante (per non dire che l'acqua è di un freddo bastardo!).ci asciughiamo sulle rocce,ci rivestiamo e ci dirigiamo verso Castellane.Castellane e' carina,ma piuttosto turistica.Il nostro obiettivo e' temporeggiare fino a tardo pomeriggio,quando il sole e' meno cattivo e noi possiamo lanciarci verso la nostra prossima avventura: la Strada delle creste...in bicicletta.Parcheggiamo lungo la statale,scarichiamo le bici e infiliamo il caschetto.Nb. questa strada mi e' stata originariamente descritta dal D come "suggestivo percorso di un paio d'ore, in leggera salita,con una vista panoramica".Già dalle prime pedalate mi rendo conto che trattasi di salita al 11%... Mi guardo intorno per non pensare alla fatica, e effettivamente la vista pazzesca mi distrae.Km e Km di valle con rocce a picco sul canyon che vanno dal rosa corallo al giallo senape,il tutto accarezzato dalla luce miele delle sei del pomeriggio.Grazie al cielo ci viene in soccorso un leggero venticello e,tra una bestemmia e una imprecazione,divoro l'asfalto,manco fossi Bartali.La storia insegna che,dopo ogni grande fatica,c'è sempre una discesa.Dopo l'ultimo tornante arriviamo in un punto panoramico.Siamo solo noi e una coppia di condor (