La città delle donne

PRIDE


                                      Ho sempre sostenuto che il cinema inglese è a mio parere un cinema che ha ottimi registi,ottimi sceneggiatori e ottimi attori.Più volte ho dichiarato che il cinema sociale di Ken Looc è per me è il massimo.Ci sono altri film che hanno trattato temi sociali pesantissimi, con l’ironia british.“My beauty ful laundrette” di Stephen Frears (1985) integrazione,razzismo,omosessualità.“Arrivederci signora Thatcher” di Mark Herman (1996) disoccupazione“The full monty” di Peter Cattaneo (1997) - disoccupazione“Eastis Is East” di Damien O'Donnell (1999) integrazione“Billy Elliot” di Stephen Daldry (2000) disoccupazione“Sognando Beckham” di Gurinder Chadha (2002) integrazione.“We want sex, la lotta delle donne della Ford” di Nigel Cole (2009)lotta sindacale al femminile,un fatto veramente accaduto.“Pride” di Matthew Warchus è un film che raccontano le lotte sindacali durissime avvenute a cavallo tra gli anni 70/80,lotte che avevano come simbolo negativo la Lady di ferro:Margaret Thatcher.Si basa su un fatto veramente accaduto nel 1984 quando la Thatcher annunciò di voler chiudere le miniere di carbone in Galles.A dare una mano ai minatori arrivarono lesbiche e gay.Il Sun titolò:”Pits and perverts” minatori e pervertiti.Così la comunità gay e la comunità dei minatori si allearono per combattere una battaglia già persa (minatori) e la disperata voglia di uguaglianza contro pregiudizi,violenze e offese.Nel 1985 il congresso del partito laburista votò l’impegno a garantire i diritti degli omosessuali grazie al voto dei rappresentanti dei minatori.La solidarietà batte i pregiudizi.