La città delle donne

ASPETTANDO EXPO


  JEREMY RIFKINE’ un economista statunitense.Attivista negli anni ’60 nel movimento pacifista e fondatore della Commissione contro i crimini degli USA in Vietnam (Citizens Commission).A lui dobbiamo lo studio che ha analizzato le trasformazioni del lavoro in rapporto all’evoluzione tecnologica,il così detto post-fordismo (Tempi moderni).Dagli anni 90 si è interessato anche di problemi ecologici.A questo economista si rivolgono l’Unione Europea e il Presidente Obama perché sia ispiratore di novità.Ecco cosa ne pensa Petrini:“L’esperienza nostra è che non è necessariamente indispensabile avere una novità scollegata dalla memoria,perché è da stupidi non utilizzare la memoria e quello di buono che le passate generazioni ci hanno trasmesso per rivivificarlo con nuove idee.Quando Slow Food è iniziato,per difendere  i prodotti del territorio,mi ricordo che tutti ci accusavano di essere utopisti,poeti eccetera e dicevano :  << ma non sarà quel prodotto di quella valle o quel formaggio a cambiare,a salvare la gastronomia e l’alimentazione degli italiani >>.Questo tipo di riflessione oggi è ormai superato al punto che anche l’industria virtuosa si riconverte in una dimensione che io potrei sintetizzare in una parola:governare il limite.......Il governo del limite sarà l’elemento distintivo della nuova economia;avrebbe già dovuto esserlo prima,però è nella natura umana di MAI fermarsi,anzi di puntare sempre più in alto.Penso che la grande impresa,lo metto anche in termini proprio di impresa,del futuro sarà l’impresa che saprà governare il limite.” " La Repubblica delle idee “La terra è un bene comune?”.Film: The Corporation libro:"o la borsa o la vita"