La città delle donne

LE CASE DEI MIEI SOGNI


Fa caldo e quindi il mio pensiero fisso è diretto alla montagna,poi sfogliando varie riviste trovo case che personalmente ritengo bellissime.Il primo progetto è una baita trasportata nel 1920 a valle (Praz-de-Fort Svizzera).Originariamente doveva essere una baita di ricovero nel periodo della fienagione,trasportata a valle è diventata uno studio di fianco alla abitazione principale.Nel 1965 perde il suo ruolo di studiolo e diventa una dependance con una soluzione moderna realizzata dall’architetto Baris Kansu e il designer Oliver Rambert che realizzeranno una cucina di aspetto contemporaneo da cui si può godere del bellissimo paesaggio circostante.Gli interni sono stati realizzati in larice e nulla hanno a che fare con il tradizionale repertorio di montagna. 
Un vero gioiellino.Poi ci sono i borghi fantasma recuperati e trasformati in villaggi eco hi-tech.Nell’entroterra ligure a Torri Superiore un insediamento medioevale è stato recuperato e trasformato in eco villaggio.“Uscire dai flussi del consumo  global per riscoprire il valore di tutto ciò che è locale” gli acquirenti sono prevalentemente stranieri.Santo Stefano di Sessanio (L’Aquila) è stato scoperto da un imprenditore svedese e trasformato in un “albergo diffuso”.Solomeo in provincia di Perugia è diventato il quartier generale di Brunello Cuccinelli uno dei nostri imprenditori che produce capi esclusivi in cashmere.Colletta (Savona) è stato trasformato in borgo telematico completamente cablato in fibra ottica.“Ma progettare il futuro non significa dimenticare la storia,anzi:è proprio la miscela unica di antico e ultramoderno ad attirare nei borghi nuovi abitanti”L’Istat ha calcolato che sono circa 6000 e aumenteranno sempre di più.Secondo legambiente  nel 2016 saranno circa 1650 comuni destinati a diventare paesi fantasma.Riportare in vita botteghe e antichi “saperi” è a mio parere una grande opportunità.Alla faccia dei cinesi!!!!