La città delle donne

THE MARTIAN - SOPRAVVISSUTO


                                    Purtroppo per vari motivi non riesco a scrivere nel mio blog.Superato il momento NO,rimane il tempo risicato.La sera sono stanca
 e non ho voglia di mettermi davanti al computer anche se ho molti post pronti.Vi ringrazio per essere passati di tanto in tanto a controllare se davo segni di vita.
In questo periodo ho letto parecchi libri,visto molti film,fatto yoga e…… meditato molto. Comincio da un film di fantascienza (Oscar lo so che non è il genere di film che ti coinvolge). Ridley Scott,un ragazzo classe 1937.Regista di film come: I duellanti,Alien,Blade Runner,Thelma &Louise,Il Gladiatore,Un’ottima annata,Prometheus.Escluso il Gladiatore,li ho visti tutti.Ovviamente essendo un’appassionata di fantascienza,nonostante la delusione provata con Prometheus ,un polpettone senza capo ne coda,mi sono fiondata a vedere il suo ultimo film: The Martian.Protagonista Matt Damon bello e bravo.
L’ultimo film che ho visto con Damon come protagonista :Interstellar ,complicato ma interessante tanto dal spingermi ad approfondire la teoria della relatività (senza grande successo).Tornando a The Martian,al pianeta rosso,ho scoperto ascoltando “Galileo”,trasmissione Rai legata al politecnico di Torino,che i fatti raccontati nel romanzo divenuto film sono più che verosimili.Si possono coltivare patate su Marte e se la sonda  Curiosity ha rilevato emissioni di metano e la presenza d’acqua questo vuol dire che in un futuro non molto lontano potremmo colonizzare il pianeta.Tornando al film,è stato realizzato benissimo,ci sono momenti di tensione e momenti in cui ridere sulle battute del novello Robinson Crosuè.Gli scienziati….gente fuori di testa.A chi piace la fisica consiglio un libro “sottile” (85 pagine): Sette brevi lezioni di fisica” di Carlo Rovelli.Dopo averlo letto,dopo aver capito il 40% sono rimasta colpita da questo passaggio dell’ultimo capitolo:“Dopo essere andati lontano,dalla struttura profonda dello spazio al margine del cosmo che conosciamo,vorrei tornare,prima di chiudere questa serie di lezioni,a noi stessi.Che posto abbiamo noi,esseri umani che percepiscono,decidono,ridono e piangono,in questo grande affresco del mondo che offre la fisica contemporanea?…….Siamo fatti anche noi solo di quanti e particelle?Ma allora da dove viene quella sensazione di esistere singolarmente e in prima persona che prova ciascuno di noi?Allora cosa sono i nostri valori,i nostri sogni,le nostre emozioni,il nostro stesso sapere? Cosa siamo noi,in questo mondo sterminato e rutilante?”