La città delle donne

mi piace tutto ciò che arricchisce l'essere umano

 

http://digilander.libero.it/AngeloSenzaVeli/universo-blogger.jpg

 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Marzo 2013 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
 
 

Messaggi del 23/03/2013

NO TAV

Post n°175 pubblicato il 23 Marzo 2013 da ipazia.0
 

 

Premetto non amo gli antagonisti e gli anarchico insurrezionalisti,però

dalla lettura di un libro mi è venuto un dubbio...........

_____________________________________________________________________

Le luci di Argentera,Rivarossa ,Druento,Pianezza.

Nel buio un cartello stradale indica la Valle di Susa.

Decido all’istante di andarci.

Chissà che sotto la rivolta indigeni contro l’altra velocità ferroviaria

covi qualcosa di più antico.

La valle è già devastata da quattro strade parallele,un’autostrada,una

ferrovia internazionale e un elettrodotto a 380 mila volt.

La rabbia è antica.

Il dispetto dei valligiani sempre scavalcati da decisioni altrui,che nulla

di buono hanno portato alla montagna.

In un alberghetto di Bussoleno trovo la conferma prima ancora di salire

a dormire.

In  bacheca c’è una lunga  lettera di fra Dolcino - bruciato vivo 7 secoli

prima - ai ribelli anti-Tav di oggi.

Oltre che dall’uomo che capitanò nel Biellese una sanguinosa rivolta

di montanari contro i vescovi e i signori della Bassa,la missiva è firmata

da Margherita,la donna che morì con lui nelle fiamme.

Leggo con trepidazione:”Cari valligiani ribelli,è con uno slancio del cuore

che abbiamo deciso di scrivervi.

Da secoli ci aggiriamo,stanchi e obliqui,sopra i fatti del mondo.....”,

vediamo “montagne sventrate dall’arroganza del denaro,vallate

affogate nel cemento......  genti rassegnate e chine.

“Quel formicaio di uomini soli che ancora chiamate società ci ha tolto

ogni gusto per le parole”, “ma la passione ci è tornata”vedendo “quelli

stessi cantieri partigiani ripercorsi da donne,uomini e bambini ostili a un

treno carico di sventure e difeso da mercenari in uniforme”.

E ancora:”Il 31 ottobre al Seghino e l’8 dicembre 2005 a Venuas

eravamo con voi,valligiani fieri e testardi.

Ancora una volta,sulle montagne”.

L’occupazione militare della valle sotto il governo Berlusconi è già

diventata mitologia.

Il giorno dopo passo alla Credenza,l’associazione dal nome più bello d’Italia.

Non vuole dire “posto del cibo”,ma “della fiducia reciproca”.

Il luogo della comunità,dove discutere le cose della valle.

“Sono stati i manganelli della polizia a rilanciarla,nel 2005,”racconta Nicoletta

Dosio,sesiana di Bussoleno,che ne è l’anima,”prima tra noi c’era solo silenzio”.

Racconta che negli anni 90 la gente diceva ai ribelli “avete ragione”,ma si

guardava dal sottoscrivere.

Avevano sempre subìto :gli orrendi piloni sul fiume,la chiusura del polo

ferroviario,la chiusura dei cotonifici di Felice Riva e la sua fuga

con la cassaforte.

“La sconfitta era talmente  interiorizzata nell’anima dei montanari  che

pensavano fosse inutile combattere”.

Poi arrivò la prima vittoria,contro il progetto di un secondo elettrodotto:fu

sufficiente costruire una mobilitazione popolare insieme alla valli francesi.

Era il 1992,e da allora il clima è cambiato.

La gente cominciò a discutere,ma i giornali ignorarono la metamorfosi,

dedicarono alla valle in fermento  solo titolini invisibili a una colonna.

Così l’opposizione dei locali sembrò un ostacolo irrilevante a chi aveva

progettato la Tav senza discutere con la montagna.

Non si doveva perder tempo a discutere con gli “zoticoni”,i “retrogradi”,

i “localisti egoisti” e naturalmente “nullafacenti”.

Non sapevano,a Roma,che in val di Susa erano tornati gli elfi.

Così passarono il limite.

Occuparono la valle con i carabinieri,misero blocchi stradali,sequestrarono

le bandiere dei comitati di lotta,denunciarono i boscaioli per uso dell’accetta

come “arma impropria”.

Arrivarono al punto di bloccare un funerale per ispezionare il carro funebre.

A quel punto si capì che la galleria della Tav riguardava tutti,e non

solo i comitati.

La vita dell’intera valle stava cambiando in peggio.

“E’ così che siamo ridiventati collettività”mi dice Nicoletta.

“Oggi si discute,ci si parla,ci si chiede del destino della montagna,delle sue

risorse dimenticate per far spazio alla grande distribuzione”

Qualcosa si muove nel mondo dei vinti.

____________________________________________________________________

Liberamente tratto da:”La leggenda dei monti naviganti” di Paolo Rumiz

  

LA VALLE CHE RESISTE

http://www.lavallecheresiste.info/

 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: ipazia.0
Data di creazione: 07/11/2008
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

puck_52OsservatoreSaggiocassetta2stufissimoassaicasella2k1ASIA1929Cherryslcolucisurfinia60IlPumaErrantese_forse_maicontiniantonellogcoppely96.contelalla.teodori
 

ULTIMI COMMENTI

Impegnatevi di più con i post non posso essere l'unico...
Inviato da: cassetta2
il 24/12/2020 alle 09:08
 
Sparita anche tu?
Inviato da: surfinia60
il 05/03/2017 alle 12:49
 
Passo a lasciarti l'Augurio di un Buon 2017 Strepitoso...
Inviato da: fico_vintage
il 02/01/2017 alle 12:01
 
ciao Laura...sono stata assente, per cui è con ritardo che...
Inviato da: Butturfly66
il 01/11/2016 alle 10:55
 
Bella storia, finale a parte.Ciao
Inviato da: surfinia60
il 22/10/2016 alle 20:49
 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963