Allora sì

Napoli, sempre e ovunque


Campionato di calcio 1997-1998. Il triste anno della retrocessione del Napoli in serie B, chiudendo all'ultimo posto.Si gioca una sfida salvezza tra il Piacenza e il Napoli. E io e mio cugino decidiamo di seguire il trasferta la nostra squadra del cuore. Si parte da Milano e con il treno si arriva con tutta calma a Piacenza. Primo passo, arrivare allo stadio. Come tutte le persone civili, ci rivolgiamo alla biglietteria dei pullman per chiedere informazioni e acquistare i biglietti e ci sentiamo rispondere: "Per andare allo stadio? E volete i biglietti!?!? Quello è l'autobus che vi porterà allo stadio. Non c'è bisogno del biglietto". Azz! Che perfezione! Un servizio navetta per lo stadio! grande! Poi ci giriamo e capiamo il perchè. Autobus sgangherato con grate alle finestre, senza vetri e pieno come un uovo. Dalle feritoie spuntano bandiere del Napoli che sventolano. All'interno un gruppo di scalmanati che sbuffano come bisonti e urlano in attesa di partire. Ci facciamo coraggio e ci ritagliamo un posticino vicino alle porte. Un gruppo di poliziotti si avvicina con i manganelli e tenta di salire. E lì scatta la prima invenziona partenopea. Il tifoso accanto a me guarda con aria stupita il celerino che spinge e con il massimo della tranquillità gli dice: "Frate'... ma perchè non te la fai a piedi e non ci rompi o cazz!?!"Si parte, si arriva allo stadio tra le nostre preghiere e si scende. Una mandria di elefanti avrebbe fatto meno casino. Ma va bene. Stiamo andando allo stadio. Ci sta tutto. E si va ad acquistare il biglietto. Ci mettiamo in coda al botteghino della curva riservata agli ospiti, ma puntualmente ci passano tutti. Chi non ci sorpassa ci ferma e ci dice:"Frate'.. dammi 5 mila lire che devo accattare 'o biglietto!" E io che ci sto a fare qui!?!? Alla quarta richiesta, intervallata con quelle delle cartine per le canne, decidiamo che forse è il caso di andare nel settore dei distinti. Se sono distinti.. saranno pure più civili! E allora ci si mette in fila, si acquista il biglietto, si entra, ci si accomoda, tutto con la massima tranquillità.Unico problema. Siamo gli unici napoletani in mezzo ai piacentini!E allora, di necessità virtù. Quando dal nostro settore partono i primi cori razzisti nei confronti dei napoletani, capiamo in che ambiente siamo capitati. In particolar modo un tipo davanti a noi, vestito tipo aviatore della prima guerra mondiale, non perde occasione per alzarsi ogni 10 secondi, girarsi verso il settore ospite, e gridare frasi sconnesse dove l'unica cosa che si capisce è "figaa". Forse qualcuno ha percepito qualcosa.. siamo gli unici che non bestemmiano quando il Piacenza si mangia una serie di goal a porta vuota. Bisogna correre ai ripari. E allora ogni tanto anche noi ci guardiamo e diciamo frasi sconnesse dove facciamo sapientamente risaltare la parola "figaa". Un cavolo di freddo, da sbattere i denti, ma la paura di essere sgamati ci fa sudare....E comunque.. ci siamo. Mancano 5 minuti al termine. La partita sta per finire sul risultato di 0-0. Beh.. un punticino portato a casa. In fondo il Napoli non ha fatto tanto. Stiamo pensando di alzarci e porre fine a questo strazio uscendo prima, quando quella carogna di Dionigi, che anni dopo giocherà nel Napoli segnando 2 goal in tutto il campionato, non pensa bene di segnare!?!? Eh noooo! a 5 minuti alla fine! E tutto il settore dei distinti esplode in un grido di gioia, di cori razzisti e di insulti. Tutti tranne 2. E lì scatta la follia... L'aviatore folle si gira verso di noi e ci urla qualcosa contro.. forse ci chiede di gioire con lui. E noi due, senza nemmeno guardarci, in contemporanea ci parte in coro: "Ma vafanculoooooo"E scappiamo dallo stadio e si torna a casa........Ma l'anno prossimo in A non sarà così! Forza Napoli!