Allora sì

Una calorosa accoglienza


Quando andavo in giro per i vari clienti, spesso capitava di essere accolto gentilmente e di essere invitati a "prendere qualcosa" prima di parlare di lavoro.E così l'anziana mamma di uno di questi mi invita in cucina per un caffè veloce veloce. Premesso che il soggetto in questione aveva la casa esattamente sopra il porcile, per cui vi lascio immaginare l'odore che si poteva sentire seduti a tavola, decido di accettare per non offendere l'ospitalità della donna.L'arzilla nonnina si prende tutto il tempo che serve per preparare il caffè a regola d'arte, miscelando sapientemente le dosi, e poi appoggia il tutto sul paino cottura accendendo il fuoco con folgio di carta ripiegato e acceso a sua volta con un fiammifero. Poi comincia a preparare il vassoio con le tazzine e lo zucchero e intanto chiacchiera amabilmente con me del più e del meno. E lo fa appoggiandosi con il sedere ben piazzato ai fornelli.Ne approfitto tra uno scambio di vedute ed un altro per compilare un paio di questionari e ogni tanto alzo lo sguardo e rispondo alla donna. Ma all'improvviso qualcosa non mi quadra: dal braccio sinistro della nonnina, avvolta nel suo bello scialle di lana marrone, vedo spuntare una fiammata, mentre lei, inconsapevole, continua a parlare.Non so per quale motivo invece di avvertirla del pericolo sono rimasto a guardare per un po', quasi incredulo del fatto che lei non senta nulla, poi riesco a biascicare qualcosa del tipo: "signora! attenzione! il fuoco!". E lei, pensando che mi riferisca alla fiamma sotto la macchinetta del caffè, si gira, portandosi dietro l'incendio e non accorgendosi ancora di nulla. A quel punto non resta che alzarmi di scatto e tentare di spegnere con le mani la fiamma, mentre la signora si avvede finalmente del pericolo e comincia ad urlare come una pazza, ruotando come una trottola su se stessa.Richiamato dal trambusto entra il figlio che, vedendo la mamma modello tizzone ardente, non trova di meglio da fare che prendere il vaso di fiori, vecchi di giorni e maleodoranti, che è sulla tavola e svuotarglielo addosso.Così la signora, scampato il pericolo, con il maglione completamente bruciato, con ancora i fiori sulla spalla e bagnata fradicia di quell'acqua putrida, si ricompone e mi serve il caffè come se niente fosse accaduto, accompagnando con la frase: "Pigliatevi 'o cafè, se no si fa freddo e fa schifo..."Santa donna..