Allora sì

Navigo ergo guido


Come tutte le innovazioni tecnologiche, il navigatore satellitare è entrato pian piano nelle nostre vite e ora per molti è diventato indispensabile. Inoltre, motivazione non da poco, permette agli uomini, che notoriamente non chiederebbero informazioni stradali nemmeno se si dovessero trovare nel deserto del Sahara con la scorta d'acqua terminata da giorni, di girovagare liberamente in piena autonomia.Qualcuno si è addirittura permesso di ritenerlo un oggetto inutile in quanto "se si vuole andare da qualche parte, basta portarsi un TuttoCittà e il problema è risolto". Vero, fino al momento in cui ci si rende conto di essere in un posto che nessuna cartina del mondo conosce e probabilmente lo stesso Dio che lo ha creato stenta a ricordare le coordinate corrette.Ma ci sono alcune cose che bisogna sapere prima di utilizzare un navigatore satellitare:- Bisogna sapere la strada di destinazione o almeno il paese. Purtroppo non è sufficiente inserire come meta "la casa di vacanza di Ciruzzo" perchè difficilmente lo strumento riuscirà a rintracciare.- Una volta impostata la città di destinazione, fare attenzione che sia quella corretta e non un caso di omonimia, perchè vi potreste tranquillamente trovare in Afghanistan dove un antico partenopeo che passava da quelle parti decise di fondare una Torre del Greco in Asia per non sentire troppo la lontananza da casa.- Attenzione al percorso che è stato impostato: perchè se decidete di preferire il percorso interno alle autostrade potreste impiegarci mesi prima di arrivare a destinazione. Ma soprattutto, se invece impostate "percorso pedonale" rischiate di trovarvi nel pieno centro storico sotto il braccio di una gentile donzella, lei a piedi e voi in macchina.- Non vi fidate mai ciecamente dello strumento infernale e aspettate il momento in cui la voce vi dice di girare a destra o a sinistra: la stragrande maggioranza delle volte ve lo dirà esattamente cinquanta mentri dopo aver superato la traversa.- Nel caso in cui, molto probabile, imboccate la strada sbagliata, non fate esattamente quello che vi dice il navigatore: vi potreste trovare a fare un'inversione ad U in piena autostrada. Difficilmente poi potreste chiedere i danni alla casa produttrice dall'Aldilà.- Se, per un miracolo, riusciste a imboccare la strada indicata, attenzione che nel frattempo non abbiano cambiato i sensi di marcia. Correreste il rischio di gioire allegramente con un TIR che vi sta arrivando a tutta velocità di fronte.- Qualora il navigatore vi dovesse dire di girare a sinistra in una strada buia, accertatevi che la strada esista veramente. Per uno strano caso considera uguali un'autostrada e una mulattiera utilizzata l'ultima volta da Giulio Cesare in direzione Rubicone.- Soprattutto per chi abita nel Nord Italia, bisogna fare particolarmente attenzione alle rotonde: di buona norma gli Amministratori Comunali decidono di farle costruire in una sola notte, per cui potreste trovarvi sul cucuzzolo di uno spartitraffico lì dove la signorina vi ha appena detto: "Proseguire per questa strada per 1000 e 800 metri".- Tenete presente che non tutte le zone sono coperte dal segnale satellitare o sono state segnate sulla mappa. Questo potrebbe comportare il pericolo di guidare su una strada che per il navigatore non esiste, per cui soffrirete sicuramente di sindrome da abbandono nel deserto, dopo che la signorina vi ha indicato: "percorso non calcolabile".- Ultimamente la Chiesa si sta occupando dell'ultimo mistero di Fatima che recita così: "Solo nostro Signore sa perchè il navigatore calcoli dieci percorsi diversi ogni volta che fate la stessa strada." Per una strana legge matematica per andare dal punto A al punto B esiste una sola strada, state sicuri che il navigatore riuscirà a trovarne almeno 50 alternative. Tutte più lunghe.- Non cascate nella trappola di cambiare la voce del navigatore. Il 99.99% degli uomini si è fatto tentatare e ha messo come voce narrante la signorina che, con tono arrapante, vi invita ad andare a destra o sinistra o soprattutto "tra 200 metri, tesoro mio, arriverai....... ahhhhh... alla meta". Può servire come scusa per un marito fedifrago che racconta alla moglie che la voce arrapante sentita al telefono era solo in navigatore, ma risulterebbe poi difficile spiegare che la signorina del navigatore lascia capelli biondi sul sedile e rossetto sul colletto della camicia.- Non usate nemmeno voci di comici o indicazioni in dialetto, perchè quando vi troverete dispersi in piena campagna, in ritardo, tutti sudati, rischiereste di prendervi a cazzotti con Gennarino 'o Cecato che vi ha portato fin lì.- Cosa da non sottovalutare infine con il cambio della voce, è che poi dovreste sentire migliaia di volte vostra madre che racconta a tutti che avete un navigatore che, se parla napoletano, sicuramente è taroccato.- Ultimo consiglio: se per puro caso riuscite ad arrivare a destinazione senza perdervi, cercate di tenere a mente la strada che avete fatto. Utilizzando sempre il navigatore si rischia di guidare come essere lobotomizzati che non ricordano una sola via appena fatta, anche se sono anni che fanno sempre e solo quella strada. Se per un dannato contrattempo si dovesse rompere l'apparecchietto, rischieresti di non riuscire più a tornare a casa dall'ufficio. Nemmeno se il vostro ufficio è dall'altra parte della strada.Buon viaggio!