ALLORA SÌ
Amori, amicizia e passione per il Napoli: questi sono gli argomenti che tre giovani amici affrontano da anni nei loro quotidiani incontri nel bar del centro di Vicolo Campano, un piccolo paese della costiera sorrentina. Il loro primo incontro risale ai tempi del Liceo: Rosario, assicuratore frustrato, Felice, architetto stralunato e Massimo, bello e impossibile, da allora non si sono più lasciati. La loro amicizia però viene messa in discussione dall'annuncio del matrimonio di uno di loro. Un anno vissuto tra preparazioni, equivoci, litigi, battute e colpi di scena.
Tutti i proventi saranno devoluti alla fondazione Francesca Rava - NPH Italia Onlus a sostegno del progetto scuole di strada in haiti che assicurano ogni giorno a migliaia di bambini sopravvivenza con cibo, acqua, cure mediche e un futuro con l’istruzione. www.nph-italia.org.
Maggiori dettagli sul sito: www.allorasi.it
NAPOLI - MILANO. SOLO ANDATA.
WWW.NAPOLIMILANO.IT
E' il racconto tragicomico di un viaggio in treno da Napoli a Milano, dove la conoscenza e lo scambio di pareri ed esperienze personali dei vari passeggeri che si alternano durante il tragitto segna tutta la trama.
I protagonisti sono principalmente le 4 persone che si ritrovano casualmente a parlare intorno ad un tavolino ed inevitabilmente finiscono per raccontarsi pezzi delle loro vite.
Autore: Mario Di Maio
Editore: Simple Pagine: 157
Prezzo: 12.00 €
Alcuni brani tratti dal libro:
Ragazzi in motorino - Scuola guida - il nonnino volante - I Mamozzi - Le Poste Italiane - Il Carnevale - Viaggiatori - La Vespa - Una bimba di nome Anna
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Post n°12 pubblicato il 18 Dicembre 2006 da dimaio3d
Guidare per le strade milanesi per un napoletano è veramente strano.. prima di tutto ti ritrovi a dover fare i conti con quell'oggetto misterioso a forma di parallellepipedo con 3 luci colorate per lato: il semaforo. Oltretutto il napoletano alla guida deve fare i conti anche con un'altra catastrofe stradale: i motorini. In inverno ce ne sono tanti che affrontano il freddo e il gelo pur di potersi muovere liberamente sulle due ruote (a volte anche su una perchè fa sempre figo farsi una sana impennata), ma obbligatoriamente senza casco, perchè usarlo a Napoli è assolutamente vietato. Chi sa perchè appena ci si avvicina alla penisola sorrentina li vedi tutti ordinatamente e disciplinatamente con le loro belle bocce in testa.. Detto questo, va precisato che il traffico c'è ed è bello congestionato anche a Milano. Lo conferma il fatto che ogni 2 giorni devono piazzare un simpatico blocco del traffico per far scendere il livello di polveri sottili nell'aria. Ma nel caos milanese c'è comunque una sorta di ordine, una specie di consapevolezza che ti devi fare obbligatoriamente 2 ore di traffico la mattina e la sera per poter andare e tornare dal lavoro. E se vanno in moto (non vedi mai uno cinquantino ma si parte sempre da un 150cc), li vedi tutti organizzati con casco, guanti, giubotto termico e copertina. Che se fai uno scoreggia lì sotto rischi di portartela per 150km fino a destinazione. Ma dove si rispecchia la vera differenza tra il napoletano e il milanese alla guida è la cura maniacale per la macchina. A parte che a Napoli vedi circolare delle auto che nemmeno più il produttore si ricorda di aver fatto.. dalla mitica FIAT 126 verde cabrio (è cabrio sotto invece che nel tettuccio, perchè la ruggine si è mangiato tutto e in pratica ci si ritrova con i pedali come i Flintstone) alla Prinz L, dalla FIAT Uno alla Panda 30, passando attraverso la Citroen 2CV alla Bianchina. E se fanno un incidente e hanno ragione, è come una vincita all'enalotto. I soldi dell'assicurazione se li intascano e non fanno riparare la macchina. Ma, dicevo, la vera differenza è nella cura e nell'ordine con la quale si tengono le loro auto nuove. Provate a guardarvi intorno e ditemi quanti autolavaggi vedete a Napoli. Ora fate lo stesso a Milano. Uno ogni 500 metri.. e tutti stracolmi di uomini in fila in attesa di lavare la propria auto, esclusivamente uomini, che a casa buttano la cenere per terra e si trascinano in pantofole, ma in macchina no. Non sia mai che ci sia il posacenere pieno! Piuttosto si cambiano la macchina! |
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